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+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!â€. È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniatoâ€. È venuto il Figlio dell’Uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!â€. Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli». Parola del Signore
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Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questa mattina è stata pubblicata una notizia clamorosa, non per il contenuto espresso da cinque Cardinali che è in linea con il Magistero autentico della Chiesa, la ragione della sorpresa viene dal contrasto con alcune affermazioni di Papa Francesco, il quale non è andato contro il Magistero ma ha più volte parlato di aperture al mondo. Queste aperture però “spaventano” già questi cinque Cardinali.
Il Papa aveva dato voce ad un altro Cardinale, Walter Kasper, davanti al Concistoro straordinario del 20 e 21 febbraio scorso, per risolvere la questione dei divorziati risposati e Kasper aveva lanciato un appello affinché la Chiesa armonizzasse «fedeltà e misericordia di Dio nella sua azione pastorale riguardo ai divorziati risposati con rito civile».
In quel Concistoro il Papa volle far presentare a Kasper, in apertura addirittura, la valutazione sulla Comunione ai divorziati, parlando della misericordia di Dio, proprio in vista del Sinodo che si sta per aprire ad ottobre sulle «sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione».
Non c’è una posizione diversa dal Magistero da parte del Papa, tutti speriamo che nel Sinodo non si esca dal Magistero autentico della Chiesa, perché la pubblicazione del libro dei cinque Cardinali è un avviso a chi vuole scegliere diversamente, è la risposta a quanto sostenuto nella relazione tenuta dal Cardinale Kasper a febbraio.
I cinque Cardinali non hanno messo le mani avanti per difendere posizioni sbagliate, al contrario hanno giustamente messo al centro la Parola di Dio, che rimane infallibile e, per questo, nessuno può arbitrariamente manipolarla.
La replica dei cinque Cardinali e di quattro studiosi, quindi, arriverà presto con un libro dal titolo eloquente: “Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e Comunione nella Chiesa cattolica”. Il titolo già dice tutto, proclama la necessità di persistere nella Verità del Vangelo storico per essere uniti a Gesù. Infatti, rimane impossibile seguire Gesù e contemporaneamente anche quanto si oppone a Lui, questo è fin troppo evidente.
La stessa ricezione della Comunione, è una vera professione di Fede e non può farla chi si trova in opposizione al Vangelo!
Perché la necessità del libro che uscirà il 1° ottobre, Editore Cantagalli? Da quanto appare si tratta di una grande urgenza in questi cinque Cardinali, di presentare la posizione ufficiale della Chiesa sulla ricezione della Santa Comunione, da parte di chi vive perennemente in peccato mortale. E i divorziati risposati lo sono, a meno che non vivano in continenza sessuale.
Come numerose volte ho scritto, non c’è alcuna discriminazione nella decisione di non dare la Santa Comunione ai divorziati risposati, ho sempre mostrato grande affetto per chi vive questa condizione e soffre per l’impossibilità di ricevere l’Eucaristia. Rimane preferibile questa dolce sofferenza che commettere continui peccati.
Non è una Legge voluta dalla Chiesa, non è venuta dalla decisione degli uomini, troviamo una citazione in San Paolo quando scrive ai Corinti: “Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il Corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti” (1 Cor 11,28-30).
Gesù quando perdonò l’adultera e la salvò dalla lapidazione, le disse di non peccare più: “Và e d’ora in poi non peccare più” (Gv 8,11).
Questa mattina mi è arrivata una comunicazione da un giornalista delle Edizioni Ares, con questa nota: «Alla luce delle notizie uscite oggi sui giornali sulle posizioni di cinque Cardinali espresse in preparazione al Sinodo sulla Famiglia, ricordiamo che uno fra loro, il Cardinale Gerhard Ludwig Müller, che Maria Antonietta Calabrò sul Corriere della sera di oggi definisce “il Guardiano dell’ortodossia cattolica, cioè il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, nominato da Papa Benedetto XVI, nel 2012, e fatto Cardinale nel Concistoro di febbraio” da Papa Francesco, ha da poco dato alle stampe con Ares un suo volume intervista in cui argomenta in modo pacato le sue riflessioni sul Matrimonio cristiano».
È un libro sulla famiglia, edito da Ares e si intitola “La speranza della Famiglia”, a cura di Carlos Granados con la prefazione del Cardinale Fernando Sebastián. Il Cardinale intervistato Müller è un uomo di prestigio, occupa il ruolo dell’allora Cardinale Ratzinger. Questo ruolo è particolarmente delicato e il Prefetto deve essere sempre in sintonia con il Papa, e il Papa a sua volta, fedele servitore della Parola di Dio.
Leggiamo la prefazione assai convincente del Cardinale Fernando Sebastián: «Il principale problema, presente nella Chiesa a proposito della famiglia, non è il piccolo numero dei divorziati risposati che desiderano accostarsi alla Comunione Eucaristica. Il nostro problema più grave è il gran numero di battezzati che si sposano civilmente e degli sposati sacramentalmente che non vivono né il matrimonio né la vita matrimoniale in sintonia con la vita cristiana e gli insegnamenti della Chiesa, che li vorrebbe come icone viventi dell’amore di Cristo verso la sua Chiesa presente e operante nel mondo».
Nel suo libro il Cardinale Prefetto Müller, sul Matrimonio e sulla famiglia ribadisce la sana dottrina della Chiesa. Â
Leggiamo dalla presentazione: «La famiglia fondata sul Matrimonio tra uomo e donna di fronte all’emergenza di altre forme di convivenza, l’indissolubilità del Sacramento, la possibilità o meno di dare la Comunione ai divorziati risposati…
Sono questi alcuni dei temi che il Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il primo collaboratore di Papa Francesco a sostegno della verità della Tradizione cristiana, offre in queste pagine come suo autorevole contributo in preparazione al Sinodo sulla Famiglia che si terrà in autunno in Vaticano».
La posizione della nostra Parrocchia virtuale è sempre stata chiara: amiamo i divorziati e vogliamo aiutarli in tutti i modi possibili, siamo vicini ad essi e dobbiamo invitarli a far parte delle comunità , delle parrocchie, perché Gesù non li esclude dal suo Amore. Al tempo stesso noi seguiamo la sana dottrina della Chiesa e sappiamo che i divorziati risposati non possono accostarsi ai Sacramenti.