Alla Caserma “Salomone†650 volontari dell’Esercito in Fp1 hanno giurato fedeltà alla Repubblica
           CAPUA: TOSCANI DE COL: “ABBIATE OCCHI CURIOSI E COSTRUTTIVAMENTE CRITICIâ€
            E il comandante del 17° RAV Acqui:“Siate cittadini esemplari anche nella quotidianità â€
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CAPUA (Raffaele Raimondo) – Impeccabili, come sempre, presso la Caserma “O.Salomone†sede del RUA, la strutturazione organizzativa e le articolate sequenze della cerimonia del giuramento di fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione che ordinariamente pronunciano, dopo una breve ma intensa fase addestrativa, i volontari dell’Esercito italiano ammessi alla “ferma prefissata†di un anno. Perfettamente schierati sul vasto piazzale Antonucci, stamane erano in seicentocinquanta (per l’esattezza, 643) le soldatesse e i soldati del 2° Blocco 2014, appartenenti al 17° Rav “Acqui†e al 47° Rav “Ferraraâ€, pronti – durante una manifestazione dedicata al tenente geniere alpino Domenico Rossi, eroe sul fronte russo nel corso del secondo conflitto mondiale – ad assumere il loro decisivo impegno. Ed è arrivato finalmente quel solenne attimo, mille volte immaginato…“sudatoâ€â€¦sognato, allorché il colIginio Junior Ramundo,comandante del 17° Rav “Acquiâ€, ha scandito la rituale formula interrogativa. Allora, sotto un cielo azzurrissimo ed il solleone d’agosto, s’è levata alta la corale e ferma risposta dei giovani in uniforme, per gridare a pieni polmoni “Lo giuro!†e cantare, subito dopo, con tutto il cuore, l’Inno d’Italia. E proprio in quei momenti cruciali un’ondata di emozioni ha attraversato gli innumerevoli testimoni dell’evento: dalle autorità militari, civili e religiose che gremivano la tribuna d’onore ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma raccolti dietro i loro storici vessilli, dai delegati intervenuti coi gonfaloni delle municipalità agli oltre mille familiari assembrati sulle gradinate e dietro le transenne disposte sui quattro lati del piazzale. Ad integrare e talora stemperare, con bei suoni e colori, l’austera cerimonia, le marce eseguite dalla banda del Comando Artiglieria Controaerei, la vibrante preghiera recitata dal cappellano Don Ciorra, il fumo verde-bianco-rosso che nell’istante-clou s’è alzato al cielo, le sventolanti bandiere, le fasce tricolori dei sindaci presenti, le candide divise delle crocerossine e perfino gli ombrelli di diverse tinte con cui gli anziani si riparavano dai cocenti raggi solari. Tanti a fotografare e filmare lo stupendo scenario che intanto si stampava profondo nella memoria di ciascuno, soprattutto per i moniti ed i messaggi di incoraggiamento che sono stati rivolti ai giovani protagonisti. Ecco due stralci, fra i più significativi. “La crescita professionale ed il miglioramento prestazionale siano sempre i vostri, i nostri obiettivi, da perseguire con umiltà e determinazione e con il rispetto sempre dovuto alla comunità nazionale di cui siamo servitori – ha detto il generale di Brigata Gabriele Toscani De Col, autorevole comandante del RUA (Raggruppamento Unità Addestrative) – Siate portatori di sicurezza, protezione e solidarietà . Non fatevi mai prendere dallo sconforto, abbiate occhi curiosi e costruttivamente critici, tendete sempre a migliorare ciò che vi circonda (…) Voi rappresentate il futuro dell’Esercito. Voi siete, da oggi ancora di più, le nostre speranze, le speranze di tutta l’Italia sanaâ€. Pochi minuti prima, il colonnello Ramundo, sulla scia di toccanti esortazioni istituzionali, aveva peraltro raccomandato ai giurandi di essere “cittadini esemplari anche nella quotidianità â€.