Martedì 24 giugno 2014
12ª Settimana Tempo Ordinario
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NATIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTISTA
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+ Giovanni è il suo nome.
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+ Dal Vangelo secondo Luca
Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele. Parola del Signore
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Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Di tutti i Santi la Chiesa festeggia la natività solamente di Giovanni Battista, inoltre il 29 agosto c’è un’altra festività dedicata al Precursore e si festeggia il suo martirio. Questa è la giustizia di Dio, dare di più a chi molto ha meritato, e l’esempio di Maria Maddalena che incontrò Gesù Risorto prima degli Apostoli è il più classico.
Questo grandissimo Profeta chiude cronologicamente l’Antico Testamento, con Lui termina la preparazione alla venuta del Messia e non appena appare all’orizzonte la figura di Gesù si spegne quella di Giovanni Battista.
La sua vita è un programma ascetico difficilmente imitabile, volle vivere la sua missione con uno zelo e uno stile penitenziale impensabile per gli esseri umani non confermati in Grazia come lo fu Lui, quando sussultò nel grembo di Elisabetta non appena ebbe udito la voce della Madonna. Era la Vergine Maria a parlare ma da Lei fuoriusciva la potenza dell’Altissimo che portava nel suo grembo.
Se osserviamo Giovanni Battista con gli occhi della Fede, ci accorgiamo che la società di oggi vive in piena antitesi, sono due stili di vita opposti. Se quella del Santo era una penitenza fortissima, la vita dissipata dell’umanità è una profondissima caduta e sono pochi quelli che riescono ad aggrapparsi alla misericordia di Dio.
Le penitenze del Santo non dobbiamo considerarle assolutamente esagerazioni, Lui ha espresso tutto il suo amore a Dio dimenticandosi e abbandonandosi pienamente alla sua volontà . L’amore era proporzionato alle sue penitenze, la sua dedizione alla causa di Gesù non aveva assolutamente cedimenti e viveva per compiacere Dio.