Lunedì 19 maggio 2014
5ª Settimana di Pasqua
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+ Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome vi insegnerà ogni cosa.
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+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei Comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’Io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la Parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio Nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che Io vi ho detto». Parola del Signore
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Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Osservare i Comandamenti non è qualcosa di esteriore, come avviene al lavoro o nelle attività in famiglia, è una risposta interiore a Dio che ci propone la sua Legge. È un fatto di amore a Dio che si rivela nel Figlio, la nostra risposta sta nell’osservare quanto ci chiede. Oltre all’amore, la nostra risposta mostra fedeltà a Dio, viviamo l’amore nella fedeltà . La vera fedeltà scaturisce dall’amore.
L’invito di Gesù ad osservare i Comandamenti implica l’amore verso Lui, nulla si compie di impegnativo senza l’amore.
Non è quell’amore umano pieno di egoismo e di partigianeria, l’amore che intende Gesù è l’emanazione dall’Amore presente in Lui, è Lui l’Amore. Da qui l’affermazione che per osservare i suoi Comandamenti bisogna amarlo, è un amore che porta all’esclusione delle cose inutili e che spesso sono massicciamente presenti anche nei credenti.
L’amore a Gesù permette di osservare la sua Parola, anche se la prova del vero amore scaturisce dall’osservanza. Si può amare Gesù senza osservare i suoi Comandamenti e sono molti quelli che sbagliano, invece: “Chi accoglie i miei Comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama”.
La fedeltà a Dio permette una graduale crescita spirituale, il suo Amore si dilata nell’anima che corrisponde e osserva quanto ci chiede Dio. Non si osservano i Comandamenti con una esteriorità insignificante, deve nascere interiormente il grande senso di rispetto a Dio che ci è sempre vicino e ci aiuta in ogni circostanza.
Per arrivare all’intima unione spirituale con Gesù, deve crescere in noi il suo Amore, questo Amore ci libera dall’egoismo.
Lo Spirito Santo ci aiuta nel cammino di santificazione se glielo permettiamo, se apriamo dei varchi nel nostro cuore e se lo liberiamo da comportamenti egoisti, superficiali verso gli altri. La crescita spirituale avviene quando si mostra un costante impegno nel Bene, quando si superano giudizi affrettati e definitivi. Cosa dovrebbe dire Gesù di noi? Lui ci ama così come siamo, nessuno riuscirà ad amarlo come merita!
«Caro Padre Giulio Maria, desidero fortemente ringraziarla per questo scritto sulla Madonna di Pompei e su tutti gli altri scritti che mi ha mandato precedentemente. Da cattolica è molto bello conoscere il nostro grande patrimonio che ci ha accompagnati fino ad ora sulla strada della conversione. Come lei già sa, sono venuta in questo paese lontano, quando ero ancora una ragazzina che non sapeva niente della vita e neanche della mia stessa Religione. Le sue e-mail mi insegnano e mi aiutano ad accrescere la mia fede. E di questo le sono davvero grata. In Gesù e Maria. Continuo ad affidare la sua missione al Signore e alla Nostra Madre Celeste. Grazie. Giuseppina».
«Carissimo Padre Giulio, innanzitutto la ringrazio di vero cuore per tutti gli insegnamenti e commenti che ci fanno tenere ben aperti gli occhi riguardo la vera e unica dottrina cattolica di nostro Signore Gesù Cristo. Purtroppo oggi la lotta contro il male è diventata più che mai forte e noi Cristiani siamo bersagliati ogni istante. La televisione è diventata uno strumento per diffondere certe ideologie talvolta anti-cattoliche che confondono i più deboli e non è un caso che programmi di questo genere vengano trasmessi in determinati orari. Padre Giulio, prego  per lei e per tutti voi sacerdoti che ogni giorno testimoniate con fede e con coraggio la più grande eredità che Gesù ci ha lasciati: il Regno di Dio. Con Affetto, Angelo».
«Carissimo padre Giulio. Mi chiamo Gennaro, ricevo e leggo con molta attenzione i suoi commenti al Vangelo del giorno. Sa ho scoperto “casualmente” il suo sito, cercavo una preghiera, e senza riflettere più di tanto mi sono iscritto alle sue newsletter, ma ora ringrazio il Signore di avermi convinto, nei modi che Lui solo conosce, a farlo. Meditazioni molto illuminate di un sacerdote di grande fede. Le ho voluto scrivere per ringraziarLa e per esprimerLe la mia gratitudine. Trovare tempo tutti i giorni per scrivere un commento non è semplice con i tanti impegni che avete, e questo io, come tutti penso, lo apprezziamo molto. Come suo desiderio Le prometto di ricordarLa sempre nelle mie preghiere, raccomandandoLa al Signore e alla dolcissima Vergine Maria. Che il Signore la benedica e la liberi dal maligno che sempre e in cerca di prede da sbranare in particolare quelle che come Lei, amano e servono di cuore il proprio Dio. Gennaro».
«Ho trovato un suo esaustivo articolo a proposito delle presunte apparizioni a Ischia alle quali non ho mai creduto, non solo perché mi sembrano un miscuglio di frasi di messaggi presi qua e là , ma, soprattutto perché sono catastrofici e mettono agitazione. La Madonna, anche quando ci parla di eventi e di grandi prove, ci dà sempre speranza e pace, mentre l’agitazione viene sempre e solo da satana. Luisa Campione».