Caserta. Centro Genesis, le nuove cure per l’infertilità maschile
Le più recenti evoluzioni nella cura dell’infertilità maschile sono state affrontate nel corso dell’evento scientifico che si è svolto a Caserta presso il Centro Genesis. In modo particolare, si è parlato delle implicazioni dell’acido D-aspartico nel migliorare la funzione riproduttiva maschile, al fine di ottenere un numero di gravidanze più elevato anche nella fecondazione assistita.
L’acido D-aspartico è presente nel liquido seminale e il suo contenuto è correlato alla qualità degli spermatozoi.
La tavola rotonda si è svolta intorno al confronto e alla correlazione dei dati e dei risultati emersi dalle ricerche condotte dai gruppi di studio delle Università Federico II di Napoli e Sun e dell’Unità Operativa di Ginecologia, Ostetricia e Medicina della Riproduzione dell’Azienda Ospedaliera “San Luca†di Vallo della Lucania sulla funzione dell’acido D-aspartico e sul suo utilizzo e sulle due applicazioni in ambito clinico.
Le evidenze cliniche dell’acido D-aspartico sono state confortate dagli interventi del ginecologo Raffaele Ferraro, specialista in Medicina della Riproduzione, e del medico andrologo Pier Luigi Izzo.
Obiettivo dell’incontro è stato creare sinergia tra clinica e ricerca, al fine di migliorare e ottimizzare tecniche e procedure della fecondazione assistita.
Responsabili Scientifici dell’evento il dottore Raffaele Ferraro e il professore Riccardo Talevi.
All’evento, inoltre, sono intervenuti il professore Roberto Gualtieri, la dottoressa Vincenza Barbato del Dipartimento di Biologia della Federico II di Napoli, la professoressa Gabriella Chieffi, il dottor G. Santillo della Sun, il dottor Antimo D’Aniello della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e la dottoressa Gemma D’Aniello dell’Azienda Ospedaliera “San Luca†di Vallo della Lucania.
Il Centro Genesis di Caserta è diretto dal dottor Raffaele Ferraro. L’evoluzione tecnologica e l’esperienza ultraventennale del Centro Genesis (www.centrogenesis.it) hanno garantito da sempre risultati positivi e importanti. L’esperienza clinica, infatti, ha dimostrato che ricevere un’adeguata informazione e preparazione, prima di un programma di riproduzione assistita, aiuta a capire meglio l’iter diagnostico-terapeutico previsto, a ridurre l’ansia e la fatica che molto spesso accompagnano il percorso della Pma e a sviluppare un atteggiamento realistico al trattamento, favorendone l’esito.
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Comunicazione Centro Genesis Caserta
Maria Beatrice Crisci