Santa Messa Domenica 8 Dicembre
LA PAROLA
8 dicembre 2013
Domenica
S. Eucario
2.a Avvento – II
Nota:
Il giorno 8 dicembre si festeggia l’Immacolata Concezione della B.V. Maria. Quest’anno, però, cade di domenica, e poiché le domeniche di avvento, in base alle regole del calendario liturgico, sono di grado più importante, la festa dell’Immacolata passa a domani, lunedì. La nostra liturgia segue questa regola. Tuttavia, in base ad una dispensa papale emanata nei primi mesi del 2013, è possibile continuare a festeggiare l’Immacolata il giorno 8 dicembre, anche se cade in una domenica d’avvento.
PREGHIERA DEL MATTINO
Dio, tu puoi trarre dalle pietre coloro di cui hai bisogno, quelli che hai scelto per il tuo regno e per il suo dominio. Tu rendi tenera la dura pietra; tu fai vivere i cuori duri, i cuori di pietra. Tu ritiri i cuori duri e dai a coloro che te ne pregano dei cuori pieni di vita e d’amore. Fammi uscire dalla mia pietrificazione, dalla mia durezza, fa’ di me un essere vivo, un essere dal cuore caldo, un essere che tu conti nel numero dei tuoi figli e delle tue figlie. Prendi il mio cuore di pietra e dammene uno che viva del suo amore per te e per gli uomini. Amen.
ANTIFONA D’INGRESSO
Popolo di Sion, il Signore verrà a salvare i popoli e farà sentire la sua voce potente per la gioia del vostro cuore. (cf. Is 30,19.30)
COLLETTA
Dio grande e misericordioso, fa’ che il nostro impegno nel mondo non ci ostacoli nel cammino verso il tuo Figlio, ma la sapienza che viene dal cielo ci guidi alla comunione con il Cristo, nostro Salvatore. Egli è Dio, e vive e regna con te…
PRIMA LETTURA (Is 11,1-10)
Giudicherà con giustizia i poveri.
Dal libro del profeta Isaia
In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà . La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare. In quel giorno avverrà che la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 71)
R. Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto. R.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra. R.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri. R.
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato. R.
SECONDA LETTURA (Rm 15,4-9)
Gesù Cristo salva tutti gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza.
E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo.
Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. Dico infatti che Cristo è diventato servitore dei circoncisi per mostrare la fedeltà di Dio nel compiere le promesse dei padri; le genti invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto:
«Per questo ti loderò fra le genti e canterò inni al tuo nome».
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO (Lc 3,4.6)
R. Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
R. Alleluia.
VANGELO (Mt 3,1-12)
Convertitevi: il regno dei cieli è vicino!
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!».
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Parola del Signore.
OMELIA
In san Matteo e san Marco, la predicazione di Giovanni Battista è il segnale dell’inizio dell’azione pubblica di Gesù. Con il suo discorso che chiama alla conversione, la presenza vicina diventa il messaggio di Gesù: “Il regno dei cieli è vicino!”, e la differenza con questo si fa chiara: i battesimi di Giovanni non permettono di rimettere i peccati. San Matteo con le sue parole ci dà un’idea della grande importanza di Giovanni Battista, della sua influenza e della sua azione. Nelle parole di san Matteo si legge la convinzione che Israele si trovi in una situazione senza uscita. Non vi è più la sicurezza collettiva che derivava dall’appartenenza alla discendenza di Abramo. L’avvenire di ognuno dipende dalle proprie azioni: “Fate frutti degni di conversione!”. Tuttavia l’avvenire è anche nelle mani di Dio, cioè nelle mani di colui che verrà dopo Giovanni: la mano che separa il buon grano dalla zizzania compirà presto la sua opera. Il giudizio che verrà è anche la ragione per cui Giovanni invita alla conversione. Israele è alla fine della sua sapienza. Anche se Giovanni Battista non ha ancora un’idea chiara di colui che verrà dopo di lui, sa una cosa: egli è il più forte. Giudicare è fare una scelta. Così, prepararsi al giudizio è prendere una decisione.
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Ti siano gradite, Signore, le nostre umili offerte e preghiere; all’estrema povertà dei nostri meriti supplisca l’aiuto della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Gerusalemme, sorgi e sta’ in alto: e contempla la gioia che a te viene dal tuo Dio.
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che in questo sacramento ci hai nutriti con il pane della vita, insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra, nella continua ricerca dei beni del cielo. Per Cristo nostro Signore.
MEDITAZIONE
Questo Giovanni Battista è difficile da accettare, con il suo modo di dire come stanno le cose in faccia al popolo. Loro che sono così sicuri dei loro affari! Essi sanno cosa vuole Dio, prendono a cuore il suo comandamento e vi riflettono giorno e notte. Essi si riferiscono – a giusto titolo – al fatto di essere i figli di Abramo: dei chiamati, degli eletti che non hanno nulla a che vedere con i miscredenti e i peccatori comuni, gente in compagnia della quale non ci si può né ci si vuole far vedere. Ed ecco che arriva qualcuno che dice loro la sua opinione personale, a loro e a chi vuole ascoltare. In un modo al quale non si può sfuggire.
Voi non siete migliori di quelli che condannate ogni giorno. Ciò che conta non sono i meriti di cui potete fare bella mostra, non sono le insegne e le medaglie delle quali vi vantate. Ciò che conta sono i veri frutti della vostra conversione. Lasciate i sentieri battuti, l’arroganza e l’orgoglio, la falsa sicurezza. Qualunque individuo venuto da non si sa dove ha forse più possibilità di voi! Dio può trasformare anche le pietre per farne dei chiamati, non ha bisogno di voi per questo!
Quando si rappresenta l’immagine della scure e la si applica a se stessi, c’è da sentirsi a disagio. Chi vorrebbe essere tagliato e gettato nel fuoco – bruciato in un fuoco che non si spegnerà mai? Ma anche quelli che saranno salvati devono passare attraverso il fuoco: il fuoco della purificazione. Poiché colui che verrà dopo Giovanni non battezzerà solo nello Spirito Santo, ma anche nel fuoco. Essere gettati nel suo Spirito, essere vinti dal suo fuoco…
Dr. GABRIELE MILLER