Effetti della crisi: gli italiani sono tra i più poveri in Europa.

L’11 % non ha accesso a beni di prima necessità, come il riscaldamento.

Solo sull’accesso alle cure siamo ancora sopra a Francia, Germania e Regno Unito, secondo una relazione dell’UE.  Anche l’aspettativa di vita rimane più alta.

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La crisi raggiunge il suo apice e le cifre dimostrano che l’Italia è uno dei Paesi in cui si è fatta sentire maggiormente causando effetti devastanti nella società specie nei ceti medio bassi.

Solo l’11 %, e la cifra equivale a più di un italiano su dieci, non hanno accesso ai beni di prima necessità, compreso il non mangiare carne. A fornire questi dati non lo “Sportello dei Diritti”,  ma il rapporto preparato dal Commissario UE per la salute e i consumatori, Tony Borg, che viene segnalato da Giovanni D’Agata, presidente e fondatore dell’associazione.

L’Italia è il solo grande paese in Europa che soffre di tali “materiali disagi”, secondo la relazione.

Ma nonostante la crisi economica, l’Italia si trova ancora sopra a Francia, Germania e Regno Unito nella classifica di quando si tratta di affrontare le disuguaglianze nella salute.

Negli ultimi 10 anni, Italia è riuscita a ridurre il tasso di mortalità infantile da una media di 4,4 morti per 1000 nati vivi nel 2001 a 3.2 nel 2011.

Anche l’aspettativa di vita rimane alta, con italiani che vivono a una media 81,5 anni, il secondo più alto in Europa.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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