Napoli -UN SALTO NEL MEDIOEVO A SANT’ELIGIO MAGGIORE PER LA FESTA DEL CARMINE

 

 Ottima l’accoglienza di grandi e piccini per il pomeriggio medievale, che si è protratto fino alle 22, sabato 13 luglio scorso nel Complesso Monumentale di Sant’Eligio Maggiore al Mercato, nell’ambito dei festeggiamenti in onore di Maria SS. del Carmine, grazie all’ospitalità del Parroco di S. Eligio Maggiore, il dinamico don Paolo Bellobuono.

L’evento, che si innesta nel più vasto programma “Medievalia” organizzato dall’Associazione Francesco Durante, è iniziato sul sagrato della bellissima chiesa angioina, dove i “guerrieri” dell’Associazione della Rosa e della Spada,  in armatura, scudi e grandi spade, rigorosamente in metallo e fedelissimi alle originarie armi in uso nel Medioevo, nonostante il sole cocente, hanno allietato grandi e piccini con l’esibizione di duelli cavallereschi, per poi spostarsi in Piazza Mercato dove si sono ulteriormente esibiti nella riaperta chiesa della Croce, innanzi al ceppo sul quale fu decapitato l’eroico e sfortunato Corradino di Svevia.

Poco dopo le ore 17.00 in chiesa si è tenuto il concerto:  Capolavori della musica medievale nel sacro, eseguito dal Gruppo Vocale e Strumentale “Ave Gratia Plena”, in costume medievale e con strumenti copie di quelli dell’epoca, che ha proposto una selezione antologica, sull’arco di sei secoli di storia della musica, dal canto cristiano antico (occidentale e orientale), attraverso i repertori meridionali di età longobarda e normanna, le innovazioni dell’Ars Antiqua (la nascita della polifonia) e il suo consolidamento nell’Ars Nova, per concludersi con qualche esempio di musica sacra del Quattrocento legato alla dinastia aragonese napoletana.

Successivamente  i lavori si sono spostasi nel chiostro di Sant’Eligio per le conferenze e le dimostrazioni. Pietro Di Lorenzo ha illustrato le sue ricerche sulla Iconografia degli strumenti musicali a Napoli nel Medioevo, con particolare riguardo  alle caratteristiche sonore e tipologiche degli strumenti raffigurati;  Raffaele Bove ha presentato la conferenza / dimostrazione Il gioco da tavolo nel Medioevo  con alcuni tra i più diffusi giochi da tavolo del Medioevo e che ha visto i bambini presenti imparare a giocare direttamente sulle scacchiere. Alla storia religiosa e umana (non priva di risvolti politici, come era tipico per l’epoca) è stata dedicata la relazione su San Pietro Celestino: un papa moderno, a cura di Domenico Caiazza cha ha ripercorso la straordinaria vicenda terrena di Pietro Angeleri (noto anche come Pietro da Morrone, canonizzato proprio 700 anni or sono col nome San Pietro Celestino dal nome dell’ordine omonimo da egli fondato), poi papa col nome di Celestino V, ricordato per la celebre rinuncia al papato (divenuto argomento di comune dibattito per le recenti vicende legate a papa Benedetto XVI). Caiazza ha presentato e pubblicato nel 2005 l’ipotesi (fondata su documenti storici) che Celestino V nacque in Terra di Lavoro, nell’antico castello di Rupecanina (oggi condiviso tra i Comuni di Sant’Angelo d’Alife e di Raviscanina), ipotesi ad oggi accettata dalla gran parte degli storici. Ed infine, a chiusura dei lavori, la conferenza / laboratorio sulla danza nel Medioevo. Pietro Di Lorenzo ha guidato i tanti partecipanti nella ricostruzione di una danza del Quattrocento, sulla scorta dei trattati dell’epoca, illustrandone gli aspetti ideali e tecnici.

A corredo della bella manifestazione: una straordinaria mostra di armi ed armature dal XII al XV secolo realizzata dalla Compagnia della Rosa e della Spada (che ha ulteriormente intrattenuto i tanti partecipanti con duelli e dimostrazioni) e la mostra di pubblicazioni ed immagini fotografiche realizzata dall’Istituto Nazionale dei Castelli.

Un momento di particolare suggestione, si è avuto quando alcuni “guerrieri” con il costume degli “Ospedalieri” si sono inginocchiati all’interno dell’antica chiesa di San Giovanni a Mare che ospitò proprio quest’ordine cavalleresco.

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