Caserta-ZTL: una storia infinita

 

In riferimento alla manifestazione di ieri organizzata dall’ASCOM riportiamo alcune considerazioni.

Le scriventi associazioni, verso la ZTL, hanno sempre mantenuto una posizione di confronto costruttivo: non si può dire che avvenga la stessa cosa in quel segmento di commercianti e cittadini che dicono NO a qualsiasi proposta di crescita della città. 

In 30 anni di confronto spesso acceso su A.P. ,isola pedonale e ZTL ne abbiamo sentite di tutti i colori: il commercio non va bene da quando è stata istituita la variante anas; il commercio non va bene da quando sono stati delocalizzati gli uffici del Comune, idem per quelli della Provincia, la ZTL può andar bene ovunque ma non a Caserta…e così via. 

Sta di fatto che qualsiasi elemento d’ innovazione trova sempre la stessa risposta :NO!!!

Il paradosso consiste nel fatto che ogni tentativo di confronto sulla ZTL viene considerato ostile al commercio di Caserta ed invece è proprio il contrario. Perché, invece di tentare di alzare ad oltranza il tono della rissa, non ci si apre ad un confronto di progettazione serena, efficiente ed efficace intesa a costruire una ZTL che vada bene per tutti? Nel giugno scorso, sono stati i commercianti a richiedere l’attuale piano di ZTL (ricordiamo che si parla solo di 6 ore al giorno , non di una chiusura integrale)? Perché, a seguito delle innumerevoli riunioni fatte presso la casa comunale, non hanno fatto seguire una programmazione di crescita, invece di fare l’ennesimo dietrofront sull’attuazione di una richiesta pervenuta proprio da loro? 

Recentemente l’Amministrazione Comunale ha concertato con la CLP un concreto  miglioramento del servizio di mobilità collettiva: perché non si è approfittato dell’opportunità durante le festività pasquali? Lunedi in Albis Caserta era chiusa per ferie, i centri commerciali che assediano il capoluogo di provincia, invece, erano aperti e pullulavano di persone.

Ricordiamo che  i  PQU (Piano di Qualificazione Urbana) di molte città italiane ed europee, al di sopra dei 40.000 abitanti, fondano la valorizzazione e lo sviluppo socio – economico dei centri urbani, partendo da un’isola pedonale e/o ZTL efficiente ed efficace. E se si vuole che Caserta sia una città a vocazione turistica, è indispensabile attivare dei Circuiti Turistici Integrati (CTI), vale a dire  una modalità organizzativa con la quale tutte le risorse, le aziende e le attività di potenziale interesse turistico di un territorio vengono coordinate in modo da formare un unitario sistema d’offerta che aggrega più soggetti minori. Una città cresce se si riesce a coinvolgere il territorio in tutti i suoi aspetti economici, sociali e culturali, facendoli interagire e confluire verso il comune obiettivo di stimolare e sostenere i flussi turistici della zona grazie alla valorizzazione di tutte le risorse ivi presenti. 

Le posizioni del tipo “muro contro muro”, portano esclusivamente alla paralisi della crescita e a rendere Caserta una città non capace di futuro . . .  anche dal punto di vista commerciale. 

Arci – Caserta in Bici – Lipu – ItaliaNostra –   Legambiente – Lipu – UISP – WWF Caserta

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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