Cancello ed Arnone-Siamo a maggio, mese bello per la natura in fiore e perÂché dedicato a Maria
di Giuseppe Paolo
Siamo a maggio, mese bello per la natura in fiore e perÂché dedicato a Maria, la Madre che, per la sua intima parÂtecipazione alla storia della salvezza, interviene efficaceÂmente per salvare tutti coloro che la invocano con animo retto. “Con la sua materna carità si prende cura dei fraÂtelli del Figlio suo ancora pellegrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata” (LG 62). Ma il ritmo freÂnetico del viveÂre, le molte preoccupazioÂni, le delusionie gli insuccessi, i diversi modi di pensare e di agiÂre intorno a noi ci fanno avverÂtire spesso un profondo senso di disorientaÂmento e di diÂspersione, ci fanno sentire diÂsuniti nel nostro intimo, creano in noi una sensazione di insicurezza, talÂvolta di inutilità , di scoraggiamento e di paura. È facile in questi momenti smarrire il senso di quanto viviamo e facÂciamo, può subentrare un vivere rassegnato o superficiaÂle, un vivere alla giornata. Ma è giusto rinunciare a troÂvare un senso più grande alla nostra vita e a ogni istante della nostra esistenza? Siamo in balia di avvenimenti e siÂtuazioni, oppure possiamo riscoprire nuovi modi di speÂranza e nuove energie di vita per essere protagonisti delÂla nostra storia? In questo mese di maggio con Maria di Nazaret ciascuno di noi può avere, nella fede, la certezza di essere dentro un disegno di salvezza e di realizzazione piena, fondato sulla fedeltà e sull’amore di Dio. Per queÂsto è importante lasciare illuminare la nostra vita e le siÂtuazioni che viviamo dalla parola di Dio. Fin dal primo momento Maria si affiderà a questo piaÂno di Dio, rendendosi totalmente disponibile e trovando in esso la luce e la forza in ogni situazione della sua vita. Essere cristiani significa, come Maria, accettare questo piano di Dio, con al centro Cristo; significa collocare e recuperare ogni nostro progetto, ogni situazione e framÂmento della nostra esistenza – anche i più oscuri e faticoÂsi – all’interno di un disegno ispirato e sostenuto dall’aÂmore fedele di un Dio che è Padre. E’ stupendo poter penÂsare, sapere con certezza e dire che non si è nati per caso, quasi fossimo il risultato di una serie di combinazioni; che il nostro nome è pronunciato dall’eternità ; che Dio ci conoÂsce e ci ama da sempre; che la nostra vita è affidata sì alla nostra responsabilità , ma non è solo nelle nostre mani: è anche sempre nelle mani di un Padre. Perciò i cristiani invocano Maria Santissima come ”viÂta, dolcezza e speranza nostra”, avvocata, ausiliatrice, socÂcorritrice, mediatrice. Essendo Madre spirituale di tutti coÂloro che Dio chiama alla salvezza, ella desidera tutti salÂvi e aiuta chi la invoca con fiducia e costanza. Come MaÂdre di misericordia e rifugio dei peccatori, salva anche coÂstoro, purché vogliano convertirsi. Bisogna invocare MaÂria, amarla. Attaccarsi al suo manto materno, prendere quella mano che ci porge e non lasciarla mai più. RaccoÂmandiamoci ogni giorno a Maria, nostra madre; ralleÂgriamoci, lavoriamo con Maria, soffriamo con Maria. DeÂsideriamo di vivere e di morire tra le braccia di Gesù e di Maria.
 Ave, Regina dei Cieli. Ave, Signora degliAngeli. PorÂta e radice di salvezza, rechi nel mondo la luce. Gioisci, Vergine gloriosa, bella fra tutte le donne. Salve, o Tutta Santa, prega per noi Cristo Signore.
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