SANTA MESSA
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LA PAROLA
9 dicembre 2012Â
Domenica
S. Giovanni Diego
II di Avvento – (C) – II
PREGHIERA DEL MATTINO
Lode e riconoscenza a te, Padre di bontà , per questo nuovo giorno che sta nascendo.
Lode e riconoscenza a te, poiché con la presenza di Maria tu hai santificato Giovanni nel seno di sua madre, tu l’hai consacrato Battista e profeta dell’Altissimo.
Lode e riconoscenza a te, perché, come lui, tu ci hai scelti in Cristo, come strumenti precursori del suo regno, per la redenzione del mondo.
Lode e riconoscenza a te, perché tu ci hai offerto una Madre che continuamente implora per noi lo spirito dei profeti e degli apostoli.
Aiutaci a vivere, come lei, Madre e Sposa di tuo Figlio, il nostro tempo, preparandolo per Gesù Cristo. Amen.
ANTIFONA D’INGRESSO
Popolo di Sion, il Signore verrà a salvare i popoli e farà sentire la sua voce potente per la gioia del vostro cuore. (cf. Is 30,19.30)
COLLETTA
O Dio grande nell’amore, che chiami gli umili alla luce gloriosa del tuo regno, raddrizza nei nostri cuori i tuoi sentieri, spiana le alture della superbia, e preparaci a celebrare con fede ardente la venuta del nostro salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te…
PRIMA LETTURA (Bar 5,1-9)
Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura.
Dal libro del profeta Baruc
Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione, rivèstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre. Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno, perché Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura sotto il cielo. Sarai chiamata da Dio per sempre: «Pace di giustizia» e «Gloria di pietà ».
Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’altura e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti, dal tramonto del sole fino al suo sorgere, alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio. Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici; ora Dio te li riconduce in trionfo, come sopra un trono regale.
Poiché Dio ha deciso di spianare ogni alta montagna e le rupi perenni, di colmare le valli livellando il terreno, perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio. Anche le selve e ogni albero odoroso hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio. Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che vengono da lui. Â
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 125)
R. Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia. R.
Allora si diceva tra le genti:
“Il Signore ha fatto grandi cose per loro”.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi;
eravamo pieni di gioia. R.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia. R.
Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni. R.
SECONDA LETTURA (Fil 1,4-6.8-11)
Siate integri e irreprensibili per il giorno di Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, a gloria e lode di Dio.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO (Lc 3,4.6)
R. Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
R. Alleluia.
VANGELO (Lc 3,1-6)
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
+ Dal Vangelo secondo Luca
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconìtide, e Lisà nia tetrarca dell’Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Parola del Signore.
OMELIA
La seconda domenica di Avvento presenta la figura di Giovanni Battista come segno della venuta della salvezza di Dio. La storia vive qui il suo culmine: il momento più atteso e più desiderato, il momento dell’annuncio del regno di Dio che comincia: il Messia sta per arrivare.
Nella tradizione dei grandi profeti dell’Antico Testamento, la parola di Dio è rivolta a Giovanni nel deserto. Giovanni – figlio di Zaccaria – diventa così profeta e precursore del Messia.
Malgrado le paure e il terrore che ispira, il deserto è, nella memoria religiosa del popolo di Israele, il luogo di riunione, dove Dio ha parlato al cuore del suo popolo, il luogo dove Dio è stato più che mai il pastore del suo gregge.
Del deserto Giovanni denuncia e ricorda l’identità religiosa più particolare del suo popolo: il Dio d’Israele è fedele al suo legame e mantiene le sue promesse di salvezza.
Convoca di nuovo i suoi nel deserto, per annunciare loro l’arrivo del Messia. Ma Dio si aspetta sempre dall’uomo un minimo di collaborazione ed esigerà da lui un battesimo di conversione, la purificazione dei suoi peccati, e lo sforzo di superare gli ostacoli che gli impediscono di vedere l’alba della salvezza.
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Ti siano gradite, Signore, le nostre umili offerte e preghiere; all’estrema povertà dei nostri meriti supplisca l’aiuto della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Voce che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! (cf. Mt 3,3; Mc 1,3; Lc 3,4)
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che in questo sacramento ci hai nutriti con il pane della vita, insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra, nella continua ricerca dei beni del cielo. Per Cristo nostro Signore.
MEDITAZIONE
Nel tempo dell’Avvento il Vangelo ci presenta una delle figure più notevoli: Giovanni Battista. In lui traspaiono le caratteristiche della completa vocazione cristiana. Essa deve possedere una profonda coscienza della scelta. Dio ha scelto Giovanni fin dal grembo materno, dove fu santificato grazie alla presenza di Gesù in Maria. La storia di Giovanni è una storia di amore e dimostra la predilezione di Dio per lui. In quanto cristiani, dobbiamo prendere coscienza di quello che significa il battesimo e l’appartenenza alla Chiesa: essere stati eletti da Dio per essere i suoi figli; credere che siamo la più grande preoccupazione di Dio, e fare in modo che egli sia la nostra più grande preoccupazione.
La vocazione cristiana deve inoltre avere una profonda coscienza strumentale. Giovanni nel deserto ha dato prova della sua disponibilità in modo tale che Dio facesse di lui il suo strumento. Anche noi dobbiamo lasciarci forgiare e educare da Dio. A questo scopo, egli si serve dei sacramenti, della preghiera, e anche della nostra propria vita, delle sue croci e delle sue gioie.
Maria, la madre fedele che mai ci lascia soli, collabora come strumento dello Spirito Santo per modellare il nostro essere sull’immagine di Cristo.
La vocazione cristiana deve, infine, possedere una forte coscienza della missione. Giovanni non era solo legato a Dio; non gli sarebbe bastato per svolgere bene il suo compito. Era profondamente coinvolto da Dio e da tutte le creature di Dio, e da ciò deriva la sua grande sensibilità a cogliere perfettamente il bisogno di conversione del suo popolo. Viveva nel tempo più di chiunque altro, perché nel tempo scopriva la presenza del suo Signore. Anche noi dobbiamo essere posseduti da Dio, posseduti dalla coscienza di essere i precursori della missione della Chiesa di fronte ai nuovi tempi che si avvicinano ed essere quindi coscienti della nostra disponibilità a collaborare con il Dio dell’Alleanza nel lavoro della nuova evangelizzazione. Avremo così collaborato alla nuova nascita del Cristo in una umanità nuova.
P. MARIANO IRURETA ORIARTE