L’addio dell’Italia a Melissa, questura: non c’è nessun arrestato
Fonte Virgilio
“Ci sono persone che vengono ascoltate”. A Brindisi calci e pugni ad auto polizia. Monti ai funerali a Mesagne
Mesagne, i funerali di Melissa Bassi
Bombe a scuola, Italia in lutto
Roma, 21 mag. (TMNews) – “Non c’è nessuno, non ci sono fermati, non ci sono arrestati, non ci sono indagati in questo momento, né ci saranno nelle prossime ore“. Lo ha detto la portavoce del questore di Brindisi uscendo dall’ingresso della questura. “Non può accadere quello che è successo pochi minuti fa”, ha sottolineato la questura riferendosi ai momenti di tensione che ci sono stati quando alcuni ragazzi hanno preso a calci e pugni un’auto delle forze dell’ordine che usciva, in quanto pensavano che dentro ci fosse un presunto assassino di Melissa. “Ci sono persone – ha specificato la questura – che vengono semplicemente ascoltate e dovete consentire che sia svolto questo tipo di attività . Invece si sta creando un clima di terrore intorno a questo tipo di attività . Le persone devono essere libere di essere ascoltate e di venire qui anche come semplici testimoni“.
Intanto l’Italia ha dato l’addio a Melissa Bassi, la 16enne uccisa nell’attentato di sabato di fronte alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Migliaia di persone hanno affollato la piazza davanti alla chiesa di Mesagne, tantissimi i giovani e gli studenti con striscioni e palloncini bianchi. Oltre ai familiari e agli amici, in chiesa c’erano il premier Mario Monti, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il procuratore antimafia Piero Grasso, i ministri della Giustizia Paola Severino, dell’Interno Annamaria Cancellieri, dell’Istruzione Francesco Profumo, il presidente del Copasir Massimo D’Alema, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, i sindaci di Mesagne, Franco Scoditti, e di Brindisi Cosimo Consales, il presidente della provincia di Brindisi Massimo Ferrarese nonché varie altre autorità civili e militari. A officiare è stato monsignor Rocco Talucci, arcivescovo di Brindisi-Ostuni.
Per quanto riguarda le indagini, potrebbe essere stato identificato, grazie al particolare di una “mano offesa”, l’uomo che appare nel video dell’attentato e che è stato registrato mentre preme il telecomando che ha azionato l’ordigno. L’uomo risulta irreperibile, ma secondo alcune indiscrezioni sarebbe sotto interrogatorio in questura il fratello del sospettato.
“Avevamo un grosso vantaggio che forse abbiamo un po’ perso. La colpa non è di nessuno ma sarebbe stato meglio che quelle immagini non fossero già uscite”, ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, commentando la diffusione sui media delle immagini del presunto killer che preme il telecomando. Grasso ha infatti sottolineato che “sarebbe stato oggettivamente un gran vantaggio” per gli investigatori che il responsabile della tragedia non sapesse dell’esistenza delle immagini.
Esperti del Ros e dello Sco sono all’opera e, incrociando le immagini del video del chiosco di panini davanti alla scuola e alcune testimonianze, gli investigatori stanno lavorando a un identikit dell’uomo: tra i 50 e i 55 anni, vestito con una giacca scura e pantaloni chiari e ai piedi scarpe da ginnastica. Immagini “terribili” ma che “hanno aperto uno spiraglio di luce”, e ora “l’ipotesi più accreditata in termini di probabilità è che si sia trattato di un gesto isolato, individuale”, ha detto il procuratore di Brindisi, Marco Di Napoli.
L’uomo potrebbe aver aspettato poco distante in modo da vedere la zona e l’ingresso della scuola accanto alla quale aveva messo un cassonetto blu con tre bombole Gpl pronte a esplodere. Probabilmente l’innesco è stato azionato quando ha visto le ragazze uscire dall’autobus, poi il sensore è scattato quando le prime studentesse sono passate. Le ragazze quindi erano l’obiettivo “non una sola in particolare”, ha spiegato Di Napoli. Non si esclude che altri lo abbiano aiutato, ma “è possibile che abbia fatto tutto da solo e confezionato l’ordigno in casa”, ha sottolineato il Pm.
Intanto, il bollettino medico dell’ospedale Fazzi di Lecce ha indicato che Veronica Capodieci, la 16enne rimasta gravemente ferita nell’attentato, è “vigile e collaborante”. La ragazza, ricoverata in rianimazione, “è in respiro spontaneo e continua la ventilazione non invasiva”.