CASTEL MORRONE -Emissioni CO2, Unione Civica, ma l’amministrazione è realmente sensibile al problema
 Uno dei punti in discussione nel Consiglio Comunale che si tenuto venerdì scorso, è stata l’adesione del Comune al cosiddetto “Patto dei Sindaciâ€. Si tratta dell’adesione ad un protocollo d’intesa attraverso cui i Comuni della Provincia si impegnano a diminuire, entro il 2020, le emissioni inquinanti di CO2 nel proprio territorio del 20%. L’Unione Civica è consapevole che il “Patto dei Sindaci†è un’iniziativa positiva rispetto a quella che ormai da decenni è considerata un’emergenza planetaria. Essa, per quella che è la sua sensibilità verso le tematiche della salvaguardia ambientale e dello sviluppo sostenibile, pur essendo opposizione, con senso di responsabilità ha espresso un voto benevolo sul punto all’ordine del giorno astenendosi. “Ma negli interventi dei consiglieri di opposizione†– è scritto in una nota – “e nella dichiarazione di voto, sono state sollevate delle critiche all’Amministrazione e si sono sollevati dei dubbi sulla sua reale volontà di impegnarsi per il raggiungimento dell’obiettivo. Questa Amministrazione†– è quanto hanno rilevato i consiglieri dell’Unione – “ha soppresso il servizio di trasporto scolastico dopo circa mezzo secolo di erogazione da parte del Comune, permettendo così che per due volte al giorno centinaia di automobili attraversino il paese per concentrarsi presso l’istituto scolastico. Un’Amministrazione che agisce in questo modo certamente non è attenta all’ambiente e, specificamente, non mostra alcuna sensibilità alla nocività conclamata delle emissioni di CO2. E ancora, nei piani di questa Amministrazione vi è un incremento vertiginoso della popolazione residente. Essa, in un futuro imminente e in un colpo solo†– continuano – “vorrebbe aumentare di circa 500 unità gli abitanti del paese. È bene sottolineare che questo proposito è scollegato da ogni necessità della cittadinanza morronese ma nasce per sacrificare il nostro territorio alla domanda di appartamenti che sale dalla conurbazione casertana. Un tal modo di pensare†– prosegue la nota dell’Unione Civica – “è l’esatto contrario di volere uno sviluppo sostenibile. Esso  produce il solo effetto di snaturare il territorio a scopi consumistici, favorendo nei fatti le attività speculative e provocando inevitabilmente degli effetti sociali negativi e irreversibili.  Castel Morrone è un comune dal territorio ancora incontaminato, la cui struttura urbanistica è quella del borgo rurale policentrico con insediamenti residenziali periferici monofamiliari di relativamente recente costruzione, che, oltre a non deturpare il territorio, in certi casi riescono perfino a qualificarlo. L’aumento di popolazione che l’Amministrazione ha messo inspiegabilmente in cantiere, per il solo fenomeno dell’antropizzazione, porterebbe ad un aumento repentino delle emissioni di CO2 di almeno del 5%. Che senso ha aderire a questo “Patto dei Sindaci†– conclude la nota – “e poi prevedere la costruzione di un gruppo di palazzoni di cui nessun Morronese avverte il bisogno, che per il paese sono una novità tanto anomala quanto inquietante e che comporteranno, infine, una inevitabile impennata delle emissioni di CO2 sul territorio?â€.