Commento Veritas

La critica è un attrezzo che viene usato con molta disinvoltura e senza essere molto spesso consapevoli del potere e delle reazioni che può scatenare. Critica che nella maggior parte delle volte manca di solide fondamenta e di una cultura inerente all’oggetto del disquisire  che la rendono inutile. Qualcuno ha criticato la 34 festa della mozzarella testandosi su due punti in particolare : la viabilità e la ( a suo dire) poca partecipazione dei vari caseifici del territorio. Ebbene vorrei sottolineare al nostro acuto quanto fatuo disquisitore che: per la viabilità il piano traffico viene deciso tra le varie autorità del paese con espressa comunicazione e successiva autorizzazione prefettizia per la chiusura delle strade. A ciò si aggiunga che che coloro che si reputano responsabili della viabilità in tal manifestazione non abbiano apportato i miglioramenti e i suggerimenti che dalle passate edizioni sono pervenuti da ogni dove, tuttavia bisogna comunque ricordare che dal punto di vista morfologico questo è il nostro territorio, credo che più di quel che si fa non si può. Per i caseifici, si auspica che ogni anno ne vengano di nuovi e di più, ma qualcuno ignora o forse non sa che negli ultimi anni a partire dal 2006 in poi il numero degli esercizi lattiero caseari  è andato sempre aumentando, quindi tacciare di poco impegno nel coinvolgere i singoli caseifici , eventualmente puntualizzando sugli stand non mi sembra appropriato come tema. Sfido i vari teorici della sagra a informarsi presso coloro che hanno operato in quella sede se hanno effettivamente guadagnato o meno.

L’assessore che organizza l’evento è una persona scrupolosa e precisa, si cimenta con passione e ardore. Affronta i problemi recandosi sui luoghi dove sorgono e cerca soluzioni, ma soprattutto non si nasconde dietro una scrivania o esser presente solo ai tagli dei nastri.

Ma si sa la critica è come uno strumento musicale,  ognuno lo usa come sa e secondo le proprie capacità e allenamento, nonostante ciò taluni stonano e stonera

La critica è un attrezzo che viene usato con molta disinvoltura e senza essere molto spesso consapevoli del potere e delle reazioni che può scatenare. Critica che nella maggior parte delle volte manca di solide fondamenta e di una cultura inerente all’oggetto del disquisire  che la rendono inutile. Qualcuno ha criticato la 34 festa della mozzarella testandosi su due punti in particolare : la viabilità e la ( a suo dire) poca partecipazione dei vari caseifici del territorio. Ebbene vorrei sottolineare al nostro acuto quanto fatuo disquisitore che: per la viabilità il piano traffico viene deciso tra le varie autorità del paese con espressa comunicazione e successiva autorizzazione prefettizia per la chiusura delle strade. A ciò si aggiunga che che coloro che si reputano responsabili della viabilità in tal manifestazione non abbiano apportato i miglioramenti e i suggerimenti che dalle passate edizioni sono pervenuti da ogni dove, tuttavia bisogna comunque ricordare che dal punto di vista morfologico questo è il nostro territorio, credo che più di quel che si fa non si può. Per i caseifici, si auspica che ogni anno ne vengano di nuovi e di più, ma qualcuno ignora o forse non sa che negli ultimi anni a partire dal 2006 in poi il numero degli esercizi lattiero caseari  è andato sempre aumentando, quindi tacciare di poco impegno nel coinvolgere i singoli caseifici , eventualmente puntualizzando sugli stand non mi sembra appropriato come tema. Sfido i vari teorici della sagra a informarsi presso coloro che hanno operato in quella sede se hanno effettivamente guadagnato o meno.

L’assessore che organizza l’evento è una persona scrupolosa e precisa, si cimenta con passione e ardore. Affronta i problemi recandosi sui luoghi dove sorgono e cerca soluzioni, ma soprattutto non si nasconde dietro una scrivania o esser presente solo ai tagli dei nastri.

Ma si sa la critica è uno strumento musicale,  ognuno lo usa come sa e può secondo capacità e allenamento, nonostante ciò  taluni stonano e stoneranno sempre…

Saluti Veritas.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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