I cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli.
V Settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Mc 7,24-30)
I cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di Lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella Lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed Egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, và: il demonio è uscito da tua figlia». Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Nulla si può mettere in discussione dei piani di Dio, quasi sempre incomprensibili all’uomo. L’uomo ha categorie di comprendonio limitate, anche quelli che posseggono un elevato quoziente intellettivo annaspano quando cercano di capire l’agire di Dio.
Dio è chiamato anche il totalmente Altro, lo riconoscono i cristiani fervorosi, come tutti creati e dotati di autocoscienza e di facoltà intellettive.
Nei cristiani poco spirituali, confusi, illusi, è presente una vaga idea dell’agire di Dio, non arrivano a discernere la sua Volontà e non riescono a capire che Dio può volere qualcosa e l’indomani non più, come è avvenuto numerose volte nella Bibbia e da quanto viene raccontato dai Santi che hanno avuto rivelazioni.
Dio non cambia idea nei suoi ragionamenti misteriosi, non sarebbe più Dio, perché in Lui tutto è presente. Non rispetta la logica né le leggi della fisica. È l’azione degli uomini a far modificare i progetti di Dio, sono i loro comportamenti irrazionali.
A Dio si applicano le categorie dell’infallibilità e dell’onnipotenza. Dio è onnipresente e onnisciente, non deve fare calcoli come l’uomo, Egli conosce perfettamente tutto.
La decisione iniziale di Gesù di non andare tra i pagani era dettata da una serie di tappe nella diffusione del Vangelo, una nuova dottrina che andava spiegata innanzitutto agli ebrei, da questi progressivamente si doveva andare altrove. Gli ebrei già credevano in Dio, l’approccio era più facile sul popolo che pregava e conosceva i Comandamenti dati a Mosè.
Poi venne il tempo di andare tra i popoli pagani. Gesù non agiva né agisce in modo avventato come gli uomini, Egli conosce perfettamente le conseguenze delle azioni sbagliate degli uomini. Egli è la Sapienza eterna e ogni azione è sempre perfetta, ma per salvare gli uomini deve entrare nella loro dimensione fatta di incertezze e di avventatezze e attende i tempi opportuni per agire. Dio si adegua per Amore.
Non ha mandato all’inizio i discepoli a predicare tra i pagani per non indebolire la loro Fede che doveva ancora crescere. Li ha inviati tra quanti pregavano e non si irritavano molto quando si parlava di Dio, anche se con molta difficoltà veniva predicata la nuova dottrina del Signore.
L’episodio del Vangelo di oggi presenta un’affermazione apparentemente pesante di Gesù sui pagani. «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Non voleva offendere i pagani, evidenziava lo stato spirituale incoerente di quanti non seguivano la Volontà di Dio perché non se ne curavano.
Nelle sue parole li chiama cagnolini perché vivevano senza Dio, erano schiavi delle passioni e non consideravano i grandi peccati commessi.
La risposta data alla donna pagana era opportuna per quella circostanza, per Gesù non era una decisione definitiva. Ancora non era arrivato il momento di predicare ai pagani, ma questo incontro fece anticipare la sua decisione, proprio come avvenne a Cana quando la Madre Santissima gli disse che non poteva lasciare gli sposi senza vino e Gesù cambiò il suo programma e compì il primo miracolo pubblico.
Furono le parole della donna pagana a commuovere Gesù: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli».
Fu un atto di Fede maestoso, la pagana ha mostrato una grande fiducia nel Signore e rimaneva contenta anche di un piccolo gesto di Gesù verso lei. Con sincera umiltà riconosceva la sua condizione e considerava grande una piccola attenzione di Gesù verso lei.
La sua Fede meritava un premio e Gesù subito la premiò, nello stesso istante la figlia posseduta dai diavoli fu liberata.
Anche qui come già a Cana Dio ha cambiato la sua decisione, non per sua scelta altrimenti non sarebbe Dio, ma per i comportamenti e la Fede dei credenti. Questo evidenzia che la preghiera recitata con amore ottiene anche ciò che è impossibile, ottiene sempre l’intervento di Gesù.
Il Signore, commosso di fronte alla grande Fede della donna pagana, non rimandò oltre il miracolo che gli veniva richiesto e la congedò così: «“Per questa tua parola, va: il demonio è uscito da tua figlia”. Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato».
La nostra preghiera è ascoltata da Dio ed Egli può mutare la sua Volontà proprio per le nostre preghiere, è avvenuto molte volte nell’Antico Testamento. La preghiera umile e perseverante tocca il Cuore di Gesù e Lui desidera accontentarci subito in tutto ciò che è buono, ma dobbiamo avere Fede e osservare i Comandamenti.
Questa pagana è l’esempio perfetto per tutti quelli che si stancano di pregare perché pensano di non essere ascoltati. Nella preghiera della donna sono presenti tutti i requisiti di cui deve essere corredata ogni petizione: Fede, umiltà, perseveranza e fiducia.