Il Figlio dell’Uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarLo su questo argomento.

Sabato 28 settembre 2024

XXV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 9,43-45)

Il Figlio dell’Uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarLo su questo argomento.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’Uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gli annunci dati da Gesù agli Apostoli sulla sua Passione non erano compresi e suscitavano uno stupore profondo. Non era comprensibile la necessità di morire crocifisso, tantomeno la consegna nelle mani dei suoi nemici. Prima di questi annunci però Gesù aveva dato incalcolabili prove della sua divinità.

Restare insieme a Gesù per gli Apostoli era un’esperienza unica, come una visione beatifica e non c’era spazio per la sofferenza.

Gesù parlava di necessità della sua crocifissione e questo strideva con i miracoli compiuti, per gli Apostoli non poteva vivere le stesse sofferenze degli uomini. Da un lato rimaneva indubbio il suo dominio sulla natura, sui diavoli, sulla malattia, dall’altro si prospettava una sconfitta causata dagli uomini, e in mezzo si ponevano i dubbi degli Apostoli sorpresi.

«Essi però non capivano queste parole».

Nessuno al mondo avrebbe compreso la necessità di soffrire considerando che era il Figlio di Dio, la divinità era ritenuta piena di gloria e rimaneva impossibile l’apparente sconfitta. Invece Gesù scelse la dolorosa Passione per riparare un peccato infinito e riportare l’amicizia tra Dio e l’uomo, ma precisava che essendo il Figlio di Dio sarebbe risuscitato. Egli in più occasioni aveva risuscitato i morti, Lazzaro dopo quattro giorni dal suo decesso.

Se le parole di Gesù disorientavano gli Apostoli, undici non Lo abbandonarono. Fuggirono al momento dell’arresto per il terrore sopraggiunto, anche se Pietro ebbe uno scatto impetuoso contro un soldato. È risaputo che allontanarsi da chi si trova nel bisogno è un comportamento attuato spesso per paura o per altre ragioni.

Solo Giovanni era sul Calvario, gli altri dieci erano spariti per lo stato confusionale e l’umana paura nel vedere Gesù aggredito, sofferente e crocifisso.

Quello degli Apostoli non fu un abbandono contro Gesù, non erano sul Golgota per la temuta identica sorte di Gesù, Loro erano chiamati a diffondere il suo Vangelo. Anche se l’amore fa rischiare la vita per difendere e restare accanto alla persona che si ama, gli Apostoli non potevano fare nulla per aiutare il Signore, sarebbe stato inutile lottare contro un esercito.

Per gli uomini di oggi non si tratta di non comprendere il significato delle parole ma dell’essenza degli insegnamenti. Le parole sono chiare, ciò che blocca è la comprensione del contenuto, della vera missione del Signore.

Se non si comprende la scelta di Gesù della Passione e della Croce, la conoscenza delle parole serve a poco. Infatti il Vangelo afferma: «… restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso».

Con l’aiuto dello Spirito Santo si capisce il senso della sofferenza e si accetta per riparare i peccati e per chiedere la conversione dei peccatori.

Se lavoriamo sinceramente nella Vigna di Dio, il suo Spirito nutre l’anima e sostiene il nostro corpo, rilascia quella energia necessaria che ci permette di completare ogni missione intrapresa. Chiedete nella preghiera anche questo aiuto, soprattutto liberate il cuore da ciò che lo «invade» per lasciare agire in voi lo Spirito di Dio.

La Madonna è la Sposa Divina dello Spirito Santo, è l’Avvocata del genere umano e difenderà la Chiesa da quanti ne sono diventati nemici.

Oggi è sabato, nel giorno dedicato alla Vergine Maria vi spiego sinteticamente il suo ruolo di Mediatrice di tutte le Grazie. La Madonna ha cooperato in modo molto singolare all’opera della Redenzione di suo Figlio durante tutta la sua vita.

In primo luogo il libero consenso con cui rispose all’annuncio dell’Angelo era necessario perché si compisse l’Incarnazione.

La sua Maternità Divina La unì intimamente al mistero della Redenzione fino alla sua consumazione sulla Croce, dove Ella fu intimamente associata, in modo particolare e unico, al dolore e alla morte di suo Figlio.

Ai piedi della Croce, nella persona di San Giovanni, accolse tutti come figli suoi. Per questo «la funzione materna di Maria Santissima verso gli uomini in nessun modo oscura o diminuisce questa unica mediazione di Cristo, ma ne mostra l’efficacia», come viene affermato nella “Lumen gentium 60”.

È la Mediatrice davanti al Mediatore, che è suo Figlio Gesù!

«Per divina disposizione», insegna Papa Leone XIII, «nulla ci può essere comunicato dell’immenso tesoro della Grazia di Cristo se non per mezzo di Maria. Di modo che, come nessuno può accostarsi al Padre Supremo, se non per mezzo del Figlio, così ordinariamente nessuno può accostarsi a Cristo, se non per mezzo della sua Madre».

Tutte le Grazie, grandi o piccole, le otteniamo attraverso la Madonna.

Noi cristiani ci rivolgiamo alla Madre del Cielo per ottenere Grazie di ogni tipo, tanto spirituali quanto materiali! Ella ascolta sempre, soprattutto quando viene recitato il Santo Rosario, quando La invochiamo ripetutamente Madre di Dio.

Noi sappiamo che è veramente anche Madre nostra.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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