La messa è un banchetto, un incontro di fratelli! (Gv 6,51)

18 agosto 2024 – XX Domenica TO (B)
La messa è un banchetto, un incontro di fratelli! (Gv 6,51)
1) In tutte le religioni e civiltà, il pasto ha un valore antropologico,
simbolico e teologico: condividere la stessa mensa crea tra i convitati
vincoli sacri, cui sono legate anche le divinità. Gli uomini, a differenza degli
animali, vogliono non solo mangiare, ma anche stare insieme. Nel
banchetto si realizza l’accoglienza, la comunicazione, la confidenza; fu
proprio durante una cena che Gesù si confidò con umanissima intimità ai
suoi discepoli. Per Israele, il banchetto sacro è la celebrazione-ricordo di un evento storico: l’uscita
dalla schiavitù dell’Egitto. I profeti aiuteranno il popolo a comprendere che per celebrare bene la
Pasqua, è necessaria la conversione del cuore (I lettura). Gesù prepara per i suoi una nuova Alleanza,
una nuova Pasqua, un nuovo pane, quello del suo corpo: “Io sono il pane vivo disceso dal cielo”. Il
fatto poi che Giovanni sostituisca il racconto dell’eucaristia con la lavanda dei piedi, indica
chiaramente che un nesso stretto lega l’eucaristia con il servizio.
2) Per gli ebrei il banchetto sacro era la celebrazione-memoriale di un fatto storico, l’esodo liberatore
di Mosè. Gesù si spinge oltre: “Io sono il pane disceso dal cielo … la mia carne è vero cibo e il mio
sangue vera bevanda”. Sono parole incredibili per un ebreo, che tra l’altro, non poteva
assolutamente bere il sangue (Lv 17). Ma Gesù non fa nessuno sconto: “Volete andarvene anche
voi?” chiede Gesù a quanti avevano giudicato quel “linguaggio duro”. Gesù non parla in senso
metaforico, non parla di un cibo spirituale; nel Vangelo di oggi per ben cinque volte leggiamo la
parola “carne”, e per ben quattro volte il verbo “mangiare”. Una vera comunione ci obbliga ad
andare nelle strade della vita con il cuore nuovo.
3) Il capitolo sesto di Giovanni segna un punto decisivo nella predicazione di Gesù. Gesù si presenta
come “pane di vita”; è la conclusione logica dopo la distribuzione dei pani: Gesù ci convince con la
fame e con la sete. La samaritana lo prega: “Signore, che io non abbia più sete”; gli ebrei gli rivolgono
la stessa preghiera: “Signore, dacci sempre di questo pane”. È il metodo di Gesù: partire dalle nostre
più reali esigenze della vita per iniziare un autentico cammino di fede.
4) Punto di partenza per una profonda comprensione dell’Eucaristia è la riflessione sul pasto umano.
Per gli uomini, a differenza degli animali, il mangiare non è soltanto una funzione biologica, ma
diventa un rito antropologico: questo ci dice subito che la dimensione comunitaria è necessaria.
Occorre essere in grazia con Dio e con i fratelli, non basta comunicarsi solo con Dio, ma anche con i
fratelli. Purtroppo, oggi, i moderni mezzi di comunicazione hanno messo in crisi tanti rapporti
interpersonali, soprattutto quelli all’interno della famiglia; per esempio, il televisore ha segnato il
tramonto del vecchio tavolo attorno al quale la comunità familiare si trovava unita nel dialogo
generazionale; non si tratta di condannare il progresso tecnologico, ma di segnalarne i rischi. Su
questo argomento mi piace riportare una bella pagina dello scrittore tedesco Günther Anders:
“Da alcuni decenni il massiccio tavolo centrale della stanza di soggiorno, che riuniva la famiglia
intorno a sé, cominciava a perdere la sua forza di attrazione. Ora esso ha trovato un vero successore,
per l’appunto nel televisore, che rappresenta il tavolo familiare di segno negativo. Non fornisce il
centro comune: mentre il tavolo rendeva centripeta la famiglia e invitava coloro che si sedevano
attorno a far correre avanti e indietro la spola degli interessi, degli sguardi, delle conversazioni, e a
continuare a tessere la tela della famiglia, lo schermo imprime alla famiglia una direzione centrifuga.
Non sono più insieme, ma ormai soltanto l’uno con l’altro, anzi l’uno accanto all’altro, meri
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spettatori. La struttura della famiglia si è trasformata in quella di un pubblico in miniatura, la stanza
di soggiorno si è trasformata in un locale di spettacolo in miniatura e il cinematografo è diventato il
modello della casa”. BUONA VITA E BUONA VACANZA!

V Decanato – NA Istituto Salesiano – NA Parrocchia Salesiana – NA

organizzano per il nuovo Anno Pastorale 2024-‘25 la seguente offerta formativa:
a) Lectio divina sul Vangelo di Luca (Don Franco GALEONE)
b) Grammatica e mistica ebraica (Prof. M.R. FAZIO)
NB: i corsi inizieranno con il mese di ottobre 2024
Il 3 ottobre, alle ore 17.30, i docenti presenteranno i loro corsi.
Per contare il docente di grammatica ebraica: francescogaleone@libero.it
Per contattare la docente di mistica ebraica: sayeretduvdevan@yahoo.it

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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