Ragazzo, dico a te, alzati!

Martedì 19 settembre 2023

XXIV Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 7,11-17)

Ragazzo, dico a te, alzati!

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, alzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed Egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande Profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di Lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La società è in ginocchio agonizzante, viene portata sopra una bara designata per condurre i morti e morti resteranno senza l’intervento di Gesù Cristo.

La morte indica l’estinzione, una scomparsa, la cessazione di qualcosa che esisteva e che ha avuto una fine. La società continuerà ad esistere per altri millenni, ma con la mentalità fondata sull’immoralità, sulla corruzione e degenerazione, cosa conserva di umano o di razionale? Solo tanti interessi personali ed egoistici, mentre ha disperso i valori che nobilitano la persona.

Che senso ha la vita degli occupanti del nostro pianeta senza preoccuparsi dell’aldilà, perseguire un fine soprannaturale e agire con onore?

Miliardi di persone nella storia si sono guardati bene dal pensare ad una vita oltre questo pellegrinaggio terreno, ma cosa hanno prodotto di buono per la società? Anche se tra essi ci sono stati scienziati, inventori e poeti, il male compiuto perché Â«spiriti liberi» Ã¨ stato da criminali, molto dannoso per incalcolabili persone.

LO SPIRITO LIBERO È UN ATTEGGIAMENTO MENTALE CHE VUOLE SFRUTTARE LE INFINITE POTENZIALITÀ DELLA MENTE, MA SENZA ALCUNA MORALE NÉ LA FEDE IN DIO. LO SPIRITO LIBERO È DI CHI CONSIDERA SE STESSO QUASI UNA DIVINITÀ E PER STUPIDITÀ E GRANDE SUPERBIA SI ILLUDE DI POTER DARE LEZIONI A TUTTI PERCHÉ METTE AL CENTRO LE PROPRIE IDEE.

Quanti sono animati da questo spirito, pretendono ottusamente di gestire l’imponderabile. Tra essi ci sono scienziati, grandi politici e imprenditori, notori professionisti, famosi personaggi dello sport e dello spettacolo, ricchi e tanti altri perduti dietro osceni e immondi idoli. Tutti loro non credono nell’aldilà.

Il ragazzo morto del Vangelo e risuscitato da Gesù, era portato su una lettiga e il corteo procedeva verso il luogo della sepoltura. La madre piangeva a dirotto, aveva perduto l’unico figlio ed era vedova. Il ragazzo morto non poteva fare nulla per chiedere aiuto a Gesù, è chiaro, furono i pianti della madre a commuovere il mite Cuore del Signore.

Un ragazzo fortunato, devo dire, non tanto per la sua risurrezione, prima ancora infatti occorreva l’intervento miracoloso di Gesù. La premura del Signore evidenzia la sua bontà, la commozione dinanzi una madre che piange. La madre con le lacrime manifestava un immenso dolore per la perdita dell’unico figlio.

Il ragazzo fu fortunato perché nello stesso istante passarono da quell’incrocio sia il corteo funebre con il suo corpo inanimato, sia Gesù.

Dio desidera la salvezza eterna di tutti gli esseri umani, ma la minima parte accoglie la sua Legge e sceglie l’eternità beata.

Non è accettabile la formulazione di convincimenti sulla sorte di ciascuno, come se fosse stato predeterminato da Dio lo svolgimento della vita delle persone. Non è così. Ogni uomo e ogni donna decidono il loro futuro con le loro scelte di vita.

Molti dicono che i cattivi vivono bene, sono benestanti, non hanno malattie, ecc.

Dio può Â«non disturbare» i cattivi e i ladroni, essi godono di tanto bene in questa vita perché per loro scelta finiranno all’inferno!

Ad essi Dio invia molte ispirazioni per Â«svegliarli» dalla vita corrotta, e nessun dannato potrà lamentarsi di non aver ricevuto tanti avvisi da Dio.

Nel linguaggio familiare si usa dire che un determinato avvenimento era destino, oppure qualcuno era destinato o non era destinato a vivere una sofferenza o una determinata storia. Si pensa alla sorte come unica via di spiegazione dell’imponderabile, quando molti avvenimenti sono creati dall’uomo e dalla donna.

Il caso esiste quando avviene qualcosa in modo fortuito, senza la Volontà di Dio, senza l’azione sempre maligna dei diavoli.

RESPONSABILI RIMANGONO SEMPRE UOMINI E DONNE CHE PREGANO O NON PREGANO, E DALLA VITA BUONA O CATTIVA CHE CONDUCONO, ANCHE SE L’INFLUENZA DEI DIAVOLI IN MOLTI CASI È PREDOMINANTE.

La vita vola come un soffio e l’eternità non avrà fine, chi è saggio riflette su questo e sceglie bene. Chi adesso vive senza Dio morirà senza Dio.

Siamo noi a prepararci il destino, il futuro, quello che saremo in questa vita e cosa sceglieremo nel passaggio dopo questa vita nell’aldilà.

Dio crea la creatura umana e non l’abbandona a se stessa. Non dona ad essa solamente di essere e di esistere, ma oltre a conservarla in ogni istante nell’essere, dà la facoltà di agire liberamente fino a condurla al suo termine. Non ci sono termini appropriati per descrivere l’Amore di Dio, è meraviglioso.

Sbaglia chi crede nel predeterminismo che si oppone al libero arbitrio. Non c’è il fato o il destino nella nostra vita ma le nostre scelte, magari influenzate da molteplici fattori. Un cristiano non può rassegnarsi se qualcosa va male, non può credere che sarà sempre sfortunato o non raggiungerà mai quanto desidera, ovviamente se è fattibile.

Molti si considerano fortunati ma non si rendono conto che quasi sempre dietro la realizzazione sociale c’è la preghiera di un familiare, di un parente o di un Sacerdote. Di qualcuno che dedica la propria vita alla preghiera e lo fanno anche i laici.

Gesù chiede una profonda Fede in Lui. Le lacrime della madre hanno commosso Gesù e le ha risuscitato il figlio, le vostre lacrime potranno far risuscitare qualche familiare che spiritualmente vive da morto!

Gesù ha compassione di tutti, non condanna e anche ai grandi peccatori dona molte possibilità di redimersi e ricominciare una vita edificante. Dinanzi al ragazzo morto il Signore si commosse e fermò il corteo funebre, risuscitandolo dalla morte.

«Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: “Ragazzo, dico a te, alzati!”. Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed Egli lo restituì a sua madre».

Con le nostre preghiere Gesù è pronto a dire al peccatore che non riesce a lasciare la vita corrotta: Â«Dico a te, alzati!». Gesù è la Vita e con Lui si vince ogni morte.

Pregate per tutti i peccatori, pensate ai vostri familiari e ai conoscenti. Io prego ogni giorno e molte volte al giorno per tutti voi e i vostri familiari.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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