+ VANGELO (Gv 10,22-30) Io e il Padre siamo una cosa sola

Martedì 2 maggio 2023

IV Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 10,2230)

Io e il Padre siamo una cosa sola.

Dal Vangelo secondo Giovanni

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel Tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se Tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che Io compio nel Nome del Padre mio, queste danno testimonianza di Me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e Io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Gesù fa una netta distinzione tra coloro che fanno parte della sua schiera da quanti invece si rifiutano di esserlo e non Lo seguono, anche se compiono o partecipano ai riti liturgici che vengono fatti nel suo Nome. Â«Non fate parte delle mie pecore».

Gesù si rivolge a quanti strumentalizzano la sua Persona e parlano nel suo Nome ma nel cuore hanno tanto odio e avversità contro Dio. Questo spiega che è possibile la presenza nella Chiesa di Vescovi e Sacerdoti senza più Fede in Gesù perché non pregano più, rifiutano di seguire il vero Magistero e di osservare i Comandamenti.

Così si diventa apostati con il cuore vuoto di Dio, pieni di vanagloria e orgoglio nel mostrarsi uomini di Dio per ottenere vantaggi.

L’ipocrisia presente dove si è perduta la Fede in Gesù Cristo si manifesta nonostante un intensificato controllo di gesti e parole, ma emerge sempre la verità dell’assenza di Dio. Non solo lo sguardo cupo o falsamente allegro, ciò che colpisce i buoni cattolici è l’emanazione di negatività malefiche da parte di quanti dissimulano e falsamente si mostrano devoti di Gesù, mentre sono solamente Â«sepolcri imbiancati» (Mt 23,27).

Quelli senza Dio non si curano affatto del suo Giudizio e delle punizioni eterne che inevitabilmente riceveranno e che forse non patiscono in questa vita ma di sicuro nell’aldilà, mentre i veri credenti in Dio si mantengono fedeli anche nelle prove e nelle sofferenze causate dai cattivi.

«Non fate parte delle mie pecore». È un’affermazione diretta, non c’è diplomazia che tenga, Gesù conosce bene i cuori dei suoi traditori.

È semplice distinguere chi predica Gesù nella verità da chi Lo strumentalizza, sono le opere e le parole a testimoniarlo, anche quando sono astutamente velate.

I traditori di Gesù hanno l’intelletto oscurato e non riescono più a cercare Dio perché non avvertono assolutamente la sua presenza, anche se in passato la Fede l’avevano, ma oggi essi sono indifferenti a Gesù per il loro scivolamento verso il baratro dove c’è condensata tenebra e non si vede minimamente più la Luce.

Sono talmente ricoperti della scoria dei peccati da non riuscire ad avere la benché minima capacità e voglia di cercare e adorare Gesù Cristo. La loro sarà una fine dannata e disonorevole per l’eternità. Tutti i loro conoscenti lo sapranno dopo il Giudizio di Dio, anche se qui adesso si ricoprono di abiti sacri e ostentano un servizio alla Chiesa che in realtà è indisciplina e disubbidienza a Dio.

Per la dimenticanza di Dio e delle sue Leggi, finiscono per sperperare i doni ricevuti nel Battesimo e la loro Fede non c’è più, sono ipocriti.

Non possono fare parte delle sue pecore per l’abbandono della Fede in Cristo, parlandone come un semplice profeta e non il Figlio di Dio. Questa è l’apostasia che colpirà grande parte della gerarchia annunciata dalla Vergine Santa nel 3° Segreto di Fatima.

L’apostasia allontana drasticamente dal Vangelo e non c’è più alcun interesse verso Dio e le cose di Dio, fino a sentirsi nemico del Vangelo, c’è anche il rifiuto di inginocchiarsi dinanzi all’Eucaristia. Da diversi decenni si è diffusa la pratica modernista di ignorare l’Eucaristia.

Il cuore si è rivolto altrove, verso dove si facilita la carriera e il potere e si adora il Male anche se alcuni non lo fanno intenzionalmente, comunque in essi l’esistenza di Dio diventa insopportabile nella mente e nel cuore perché la presenza dei diavoli infondono avversione al sacro, e agiscono contro la Verità nei modi più malvagi.

Si possono ascoltare teorie moderniste durante un ritiro o in una omelia che presenta insidiose e pericolose aperture relativiste e si introducono eresie con parole dolci, come la non esistenza del peccato o addirittura il valore del peccato che diventa un Bene in quanto si deve necessariamente praticare per farne esperienza. Per questo l’immoralità nella Chiesa straripa.

Il relativista è un dissacratore di ogni valore assoluto, è un soldato di Satana e mina la nostra Fede nelle sue fondamenta.

Tanti cattolici sono colpiti da questi insegnamenti modernisti e non ci fanno caso per la mancata conoscenza della sana dottrina, sono ammaestramenti subdoli che diventano una spinta al tradimento di Gesù. I cattolici che ascoltano cadono nella trappola e crollano di seguito le loro sante devozioni.

Lentamente perdono la fiducia e anche la stima verso Gesù, fino a ritrovarsi spogliati di ogni minimo sentimento spirituale e allora sono in grado di accogliere ogni novità teologica eretica e anche chi la pronuncia pur essendo un apostata.

Questo scivolamento è diverso dal peccato che commette il cristiano per debolezza e fa parte della vita umana, ma il cristiano rimane forte nella Fede e con amore segue Gesù. Il cammino del cristiano coerente è più impegnativo e per questo riceve protezioni, Grazie, aiuti nei momenti terribili.

I modernisti al contrario non meritano nulla da Dio perché diventati avversari, si considerano appagati sotto i peccati scelti da loro e saranno i loro peccati a schiacciarli improvvisamente.

I modernisti non ascoltano più la voce del Signore e seguono un’altra voce che li conduce inevitabilmente alla rovina eterna. I loro sorrisini modernisti e le alleanze contro Gesù diventeranno smorfie di dolore eterno.

Il cristiano coerente cade nel peccato e si rialza con il pentimento e la Confessione, non perde la Fede e sa che Gesù lo ama sempre!

«Le mie pecore ascoltano la mia voce e Io le conosco ed esse mi seguono».

Noi ascoltiamo la voce di Gesù ogni volta che obbediamo al suo Vangelo, preghiamo, osserviamo i Comandamenti, compiamo opere buone, resistiamo alle tentazioni, Lo adoriamo con convinzione, ci lasciamo guidare dalla Vergine Santa.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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