PREMIO OLMO, CITTA’ CAIAZZO PREMIATA
Sindaco Giaquinto e amministratori presenti a Raviscanina per la consegna
Il primo cittadino emozionato: “Autorevole attestato del lavoro svolto
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 “Alla città di Caiazzo per un passato ricco di episodi poi passati alla storia. L’intenso amore per l’arte e la cultura, sono segni tangibili di questa città che diventa, a ragione, vanto e orgoglio per Terra di Lavoro nel mondoâ€. Questa la motivazione del Premio Città della Cultura consegnato domenica 28 novembre alla città di Caiazzo nell’ambito della settima edizione del Premio Olmo di Raviscanina. Di fronte a una platea gremita e raccolta nell’accogliente Auditorium “Gaudium et Spesâ€, una delegata del comune di San Potito (amministrazione premiata lo scorso anno che ha quindi passato il testimone) supportata dal fondatore dell’evento Lelio De Sisto ha consegnato la targa nelle mani del primo cittadino Stefano Giaquinto, sindaco accompagnato dagli assessori alle Attività Produttive Antonio Di Sorbo e ai Lavori Pubblici Angelo Fasulo, il vicesindaco e delegato alla Cultura Tommaso Sgueglia e il presidente del consiglio comunale Antonino Puorto. “Siamo davvero onorati – ha detto emozionato il sindaco Giaquinto – di ricevere questo autorevole attestato segno che il lavoro che abbiamo portato e portiamo avanti ogni giorno, senza mai trascurare la collaborazione con i sodalizi presenti sul territorio, è stato apprezzato al di là dei confini comunali. A Caiazzo regna la cultura (il riferimento è andato al Festival Jovinelli e al Premio Ponselle in allestimento) ma anche la formazione nella raccolta differenziata e nella valorizzazione delle eccellenze locali. Ringraziamo gli organizzatori di una manifestazione giunta tra l’altro alla settima edizione e che rappresenta un appuntamento fisso per il territorio Matesino e tutti i cittadini che hanno promosso la nostra candidatura. Come è ovvio che sia, il premio sarà condiviso con tutti gli attori in seno alla città di Caiazzo dal primo all’ultimo. Torneremo il prossimo anno per consegnare il testimone, come ha fatto con noi San Potito”.