+ VANGELO (Mt14,13-21)
Lunedì 1 agosto 2022
XVIII Settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Mt14,13–21)
Tutti mangiarono e furono saziati.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, avendo udito della morte di Giovanni Battista, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, Lo seguirono a piedi dalle città . Sceso dalla barca, Egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed Egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà , e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questo episodio ci ricorda quanto avvenuto agli israeliti nel deserto, quando mangiavano la manna e si lamentavano. Mangiavano gratuitamente non il cibo che piaceva a loro, anche se la manna era buona, il lamento scaturiva dal ricordo delle cibarie in Egitto e le preferivano, anche nella condizione di schiavitù.
Spesso si preferisce vivere in condizioni pietose pur di soddisfare le passioni disordinate e divertirsi senza criterio, dissennatamente. Mentre la principale preoccupazione deve riguardare lo stato interiore, quindi l’anima, la sua pace e gioia, l’armonia che si trasmette in tutta la persona.
In questo modo possono coesistere le due cose: l’anima che dimora in Dio e i momenti piacevoli di allegro divertimento.
L’anima che si nutre della Parola di Dio è allegra e trasmette molta serenità a tutta la persona. Le cause che disturbano l’anima, oltre i peccati, sono i desideri imperniati sui vizi, i pensieri negativi che navigano incontrollati nella mente.
Gli ebrei si lamentavano con Mosè per il cibo che mangiavano nel deserto, non erano capaci di rinnegarsi, fino a costringere Mosè e rivolgersi a Dio e a chiedere di morire per non sentire più il lamento del popolo. Mosè avvertiva con profonda amarezza la delusione degli ebrei, seppure ingiustificata e impulsiva, ma lui aveva un cuore buono e chiese a Dio di morire per non ascoltare più quella gente.
«Mosè disse al Signore: “Perché hai trattato così male il tuo servo?â€. “Se mi devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire!â€Â».
Dio non aveva trattato male nessuno, Mosè e il popolo non comprendevano l’insegnamento fondamentale per diventare un vero popolo. Era la strada della conversione che dovevano compiere gli israeliti per lasciare la vecchia mentalità e cominciare una nuova vita, osservando i 10 Comandamenti.
I lamenti degli ebrei erano quindi immotivati, anche se per loro erano opportuni, ma nella piena cecità intellettuale.
È sempre così quando non si conosce la Volontà di Dio e si cercano soluzioni umane.
Nelle scelte di vita in cui non conta l’esperienza ma necessita la Luce soprannaturale, quelli che non pregano e non seguono docilmente Gesù prendono sbandate paurose e rischiano anche il tracollo sotto ogni aspetto, anche della vita eterna.
Quanti pregano e ascoltano i consigli del Padre spirituale sono tranquilli e scelgono la Volontà di Dio, ricevendo maggiore Grazia da Lui.
Per questo milioni di credenti andavano da Padre Pio a chiedere consigli, anche persone dotte e moltissime anime molto avanti nel cammino di Fede. Umilmente si confrontavano con un Santo e le risposte rispecchiavano sempre la Volontà di Dio.
La mentalità umana è miope nelle cose spirituali, inoltre giudica dalle apparenze e non può capire la Verità di Dio. Bisogna entrare in sintonia con Lui.
Nel Vangelo di oggi vediamo che la folla al seguito di Gesù non si lamentava, mangiava pani e pesci e rimaneva contenta. Per ottenere quel cibo erano avvenuti alcuni scambi di richieste e Gesù aveva incaricato i discepoli a provvedere. Gesù non ascoltava le rimostranze dei discepoli che mostravano cinque pani e due pesci, praticamente nulla per migliaia di persone.
Gesù non reagì come Mosè, non si poteva lamentare perché era Dio, fece un portentoso miracolo, mostrando ancora una volta la sua Onnipotenza.
Il miracolo è avvenuto dopo che i discepoli si resero disponibili, quindi, non si ottiene nulla se non si esegue la Volontà di Dio. «“Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiareâ€. Gli risposero: “Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!â€. Ed Egli disse: “Portatemeli quiâ€Â».
La docilità dei discepoli alle parole sorprendenti di Gesù, è l’atteggiamento migliore per diventare veri amici del Signore.
Gesù ha anticipato il miracolo dell’Eucaristia, ha spezzato il pane e lo ha benedetto, esso si moltiplicava ininterrottamente nelle ceste e furono sfamate migliaia di persone. Poteva sfamarne anche milioni, il cibo si sarebbe moltiplicato all’infinito.
«Tutti mangiarono a sazietà ». Gesù vuole sempre sfamare tutti quelli che Lo cercano con cuore puro e Lo adorano più di ogni cosa.