Ripartire con la cultura: Fondazione Belvedere S. Leucio e Parco colli Tifatini

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Ripartire con la cultura: Fondazione Belvedere S. Leucio e Parco colli Tifatini

In questi giorni ho partecipato a diverse iniziative di carattere culturale, artistico e storico, che si sono tenute nel Belvedere di S. Leucio. Ho avuto modo di constatare di persona per l’ennesima volta ciò che sul Mattino Nadia Verdile per l’ennesima volta è tornata a descrivere in modo impietoso: lo stato di degrado e di abbandono in cui da decenni si trova uno dei monumenti più insigni della nostra storia e dell’identità di Caserta: il Belvedere di S. Leucio, un sito reale Unesco, patrimonio dell’umanità (insieme con le altre regge borboniche).        

Iorio Pasquale piazze del sapere

                                            

 Questa denuncia ci spinge a rivolgere una nuova sollecitazione al sindaco di Caserta C. Marino e all’assessore alla Cultura E. Battarra di portare una maggiore attenzione alle tematiche dei beni comuni ed artistici per poter ripartire con la cultura, anche con un patto pubblico-privato con i cittadini e con le associazioni (come avviene in tanti comuni italiani ed europei). Fa rabbia vedere i giardini ed i viali antistanti al Belvedere incolti, deposito di rifiuti. Uno spettacolo indecente, se lo paragoniamo agli altri parchi in Italia ed in Europa. L’inciviltà dei visitatori, molto spesso di giovani dediti alle loro bravate distruttive,fa il paio con l’incuria ed il disimpegno degli amministratori e delle istituzioni (a partire dal comune di Caserta fino alla Sovrintendenza Beni Culturali).                                                E’ giunto il momento di riprendere in modo serio e solerte alcune idee e progetti anche per avviare un patto pubblico tra istituzioni ed alle associazioni per dare priorità ad alcuni progetti di cui si discute da anni, e che ora sarebbe opportuno e decisivo far decollare. In primo luogo, come già abbiamo segnalato alcuni mesi fa in una nota ed anche in un precedente incontro con il sindaco Marino, è giunto il momento di completare le procedure per insediare la Fondazione S. Leucio (sul modello della buona pratica di Carditello), già avviate con lo Statuto con la nomina del presidente e di un CdA formato da persone competenti ed appassionate di storia dell’arte ma anche capaci di gestire  un patrimonio così importante, anche per le ricadute socio-economiche sul nostro territorio. Tale progetto può essere integrato anche con la nomina di un Comitato Scientifico, con l’apporto di esponenti autorevoli del mondo della conoscenza e dell’associazionismo (a partire dalle stesse Piazze del Sapere).                                                               In secondo luogo costituire una rete di biblioteche casertane, con il supporto Regione Campania Scabec, Fondazione con il Sudd e Camera di Commercio. In terzo luogo, va definita in modo formale la realizzazione (in partenariato con gli altri enti interessati) del Parco dei colli Tifatini – di cui si parla da tanti anni – che vede S. Leucio in una collocazione strategica. Occorre fermare lo scempio delle cave, che ha prodotto già danni enormi, per poter valorizzare in modo adeguato il patrimonio naturale ed ambientale. In merito chiediamo al sindaco di Caserta di convocare un incontro anche con le associazioni per una verifica e per un approfondimento sui temi indicati.

In attesa di un riscontro, cordiali saluti.

Pasquale IorioLe Piazze del Sapere                                                 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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