Vittorio Russo – RACCONTI DI VIAGGI GEOGRAFIE STORIE E COSE – Prefazione di Ennio Cavalli – Sandro Teti Editore
UNA SPLENDIDA SERATA…
quella di ieri sera alla Libreria ELI a Roma: un salotto prestigioso della cultura, dove ha avuto luogo la presentazione del libro RACCONTI DI VIAGGI GEOGRAFIE STORIE E COSE.
Hanno intrattenuto un pubblico attento e interessato alla letteratura di viaggio, vari relatori che costituivano un parterre di tutto rispetto. Dopo i saluti dell’Editore Palombi, della direzione della Libreria, ha preso la parola il giornalista Marco Giandomenico. In veste di moderatore egli ha introdotto insieme all’Autore i relatori: il poeta e scrittore Ennio Cavalli, il prof. Franco Fatigati della Sapienza di Roma e l’On.le Franco Sapio ex deputato della Repubblica.
Ennio Cavalli si è diffuso sull’analisi del testo circa il senso che l’Autore del libro annette al viaggio, raccontando le sue curiosità culturali che spaziano negli orizzonti più ampi della conoscenza.
Franco Sapio ha indugiato su ricordi mai sfumati di memorie lontane dell’infanzia comune con l’Autore. Ha ricordato dettagli di vita, delle curiosità e delle avventure della mente, anche dall’arte di raccontare dell’Autore radicata certamente nell’ascolto intrigato di storie del passato narrate da una nonna fiabesca. Memorie intense, ricche di quel colore forte proprio dei ricordi che il tempo non sbiadisce.
Franco Fatigati, culture erudito di geografia politica, costumi, arte, storia e religioni di popoli, da par suo, ha sollecitato temi che implicano la scelta accurata della parola quale strumento della qualità della scrittura. Si è soffermato sulle riflessioni che l’Autore dedica all’indagine etimologica e sul significato più arcaico di lemmi e termini che l’uso ha corrotto.
L’Autore nelle sue variegate risposte si è intrattenuto sul confronto tra il viaggio nella dimensione della contemporaneità , reso agevole dagli strumenti che la tecnologia mette a disposizione del viaggiatore e i viaggio del passato, verso mete senza traccia, senza rotte, senza orientamenti. Così il percorso remoto dell’antenato “Homo†e del primo viaggio umano: dal ramo alla terra. Ma anche delle migrazioni dal “Sapiens†e di quanto i suoi umilissimi piedi siano stati la matrice di quelle orme che hanno fatto la storia della civiltà umana. Ha indicato poi di quali strumenti si serve il de-scrittore, che precede lo scrittore di narrativa di viaggio, nella stesura del suo libro. Così come le molteplici chiavi di lettura dei suoi viaggi che sono sovente l’andare da un sé a un sé diverso, da scoprire, da svelare. Sono avventure – ha detto – queste ultime che rivelano a chi ne affronta il percorso pieghe segrete della propria personalità sconosciute così spesso anche a se stessi.
All’ultima domanda di Fatigati su cosa un viaggiatore dovrebbe mettere prima di tutto nella valigia, l’Autore ha risposto che è la penna, per quanto concerne lui.
Sono seguiti i saluti augurali e il firmacopie.
Link del video ELI della presentazione: