UNA PINACOTECA PER SAN ROCCO A FALCIANO DEL MASSICO (Caserta)
Inaugurazione 16 ottobre 2021
San Rocco ha trovato una nuova casa per la sua pinacoteca nazionale. Tra tutte le visite e verifiche, in questi mesi, di molti locali messi a disposizione da tante amministrazioni comunali e comunità , le agate a San Rocco ,è stata scelta la comunità di FALCIANO DEL MASSICO in provincia di Caserta per ospitare i tanti quadri, veri capolavori d’arte che lo raccontano nella vita operosa, piena, ardente, al servizio di Dio e dei fratelli bisognosi.
 E’ questo il messaggio che in data 30 maggio 2021  Fratel Costantino ha comunicato al Sindaco della cittadina, dott.Giovanni  Erasmo Fava e all’intera amministrazione comunale dove davvero San Rocco è di casa, essendone il patrono .
GARZIE a tutti voi per aver accettato il mio invito, ho subito potuto capire che tra noi c’è sinergia, condivisione piena e fattiva, perché questo progetto nella vostra comunità , sia il fiore all’occhiello e il modo per far riscoprire un angolo di bellezza di questo territorio italiano .
Sia l’inizio di un vero rapporto basato sulla stima reciproca e sulla comune devozione al Santo di Montpellier, campione della carità .
San Rocco, ancor oggi è attuale, anche se sono trascorsi sette secoli dalla sua vita terrena, perché con il suo amorevole tocco taumaturgico ci liberi da questo nuovo morbo pestilenziale che è il Covid 19.
La pinacoteca nazionale dedicata a San Rocco, sarà un luogo di accoglienza, di arte e di riflessione spirituale.
I visitatori ammirando i dipinti , potranno rivedere la vita virtuosa e fantastica del pellegrino di Dio San Rocco.
Dipinti realizzati da pennelli famosi e non, questa collezione di vere opera d’arte possa dare un nuovo impulso alla devozione e conoscenza di uno dei santi più venerati al mondo…….Rocco di Montpellier il giovane pellegrino che venne in Italia e portò amore e conforto nel nome di Gesù .
Solo in Italia si contano oltre tremila tra chiese, cappelle, santuari ed oratori, duecento settanta confraternite e patrono di ben 1889 comuni .
Chi non conosce o ha sentito il nome di San Rocco ?
L’inaugurazione avverrà il 16 ottobre del 2021
VI ASPETTIAMO !!!!!
3386627422 Fratel Constantino
San Rocco di Montpellier
Se fossimo vissuti tra il 1300 ed il 1400, avremmo conosciuto bene la storia di questo santo pellegrino, uno dei più famosi in tutto l’Occidente come protettore e guaritore dei malati di peste, che proprio in questi secoli stava condizionando la vita e la morte nel mondo intero: le epidemie di peste furono capaci di cancellare l’esistenza di un terzo della popolazione dell’Europa.
Il paradosso è che, a fronte della sua estrema popolarità , poche sono le notizie sulla sua vita. La Chiesa lo canonizza ufficialmente intorno al 1600, per mettere “ordine” al culto popolare.
Nasce tra il 1295 a Montpellier (Francia), in una famiglia nobile e cristiana, il padre era governatore della città . Vive in un mondo segnato dal flagello della peste (in due anni muoiono in Europa 20 milioni di persone) e nel quale la Chiesa attraversa un grande momento di crisi.
Oggi dall’epoca in cui visse il Santo pellegrino siamo lontani, ma è ricomparsa una nuova epidemia, che, come la peste, ci sta facendo paura e sta mietendo vittime giorno per giorno.
All’età di 20 anni resta orfano di padre e madre e decide forse, spronato dalle ultime parole del padre morente, di seguire Gesù Cristo. Entrò nel terz’ordine francescano e lasciò tutti i suoi beni, vestì l’abito da pellegrino e partì per Roma. Durante il suo pellegrinaggio si dedicò alla assistenza e guarì molti malati di peste in modo miracoloso. La sua fama di guaritore si diffuse. A Piacenza si ammalò anche lui. Soffrì così tanto che fu allontanato dall’Ospedale perché “disturba” con i suoi lamenti. Restò solo in un bosco dove fu salvato da un cane che gli portò pane tutti i giorni. Il padrone del cane, Gottardo, incuriosito dal suo comportamento, lo seguì e così conoscendolo e diventò poi il suo unico discepolo.
Ripartito verso Montpellier, a Voghera venne fermato e sospettato di spionaggio. Fu messo in prigione e poiché si rifiutò di dire il suo nome, in quanto aveva fatto voto di non rivelarlo, per non godere dei benefici derivanti dalla sua nobiltà . Lì rimase, per 5 anni, morendovi il 16 agosto tra il 1376 ed il 1379.
Dopo la sua morte, per possedere le sue reliquie e godere dei favori della sua protezione, non si farà scrupolo di trafugare il corpo del santo dalla chiesa di Voghera e portarle a Venezia. In seguito, una reliquia del santo verrà donata a Montpellier. In Italia quasi 60 località portano il suo nome e a lui sono dedicate oltre tremila tra chiese, oratori e luoghi di culto.
Oltre 3000 comuni lo hanno come patrono e 1890 come compatrono .
Caratteristiche della sua iconografia: un giovane vestito da pellegrino, con il cappello a larghe falde, il cane che gli porta il pane, un segno (in genere sulla coscia sinistra) della peste da lui contratta.
Nel 1999 nasce l’associazione Europea Amici di San Rocco, fondata da Fratel Constantino De Bellis , il sodalizio conta molti iscritti , confraternita , parrocchie , oratori e comunità dove è venerato il Santo pellegrino .
I gruppi Amici di San Rocco nascono come risposta all ‘esortazione del Concilio Vaticano II , invitati ad essere , uomini e donne di carità sull’esempio del Santo , il cui messaggio riporta al comandamento dell’amore .
L’amico di San Rocco , nel suo itinerario spirituale con Cristo è invitato nel mondo ad annunciare la buona Novella .
Sull’esempio di San Rocco , saremo attenti ai bisogni di coloro che soffrono e sono nella necessità .
Che i tratti essenziali della vita di questo giovane apostolo della carità possano costituire per tutti noi associati e devoti un esempio da imitare e diventare così, se ben sviluppati un impegno di vita .
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