Marino, siamo alla farsa.Una richiesta irricevibile da un politico di destra
Per quanto si sia avvezzi all’inverosimile e all’inimmaginabile nell’osservare i politicanti di Caserta devo ammettere che le dichiarazioni lette in questi giorni sopravanzano le più tetre delle previsioni. Con un appello il signor Marino cerca alleanze per il ballottaggio e lo fa con dichiarazioni che sarebbero legittime e apprezzabili per qualsiasi candidato sindaco ad esclusione di sé stesso e di Del Gaudio (già sindaco di Caserta anche lui e prima ancora assessore) entrambi responsabili del disastro economico in cui versa la città . Marino dimentica di avere governato Caserta negli ultimi 5 anni ed avere operato in direzione esattamente opposta da ciò che dichiara, arrivando fino al punto di sostenere che nella sua azione amministrativa sta lavorando da anni a:
«la nascita dell’azienda speciale dei servizi sociali, l’istituzione di società in house per la gestione dei servizi pubblici essenziali e ancora la realizzazione di un grande parco urbano dei Colli Tifatini e della foresta urbana nell’area ex Macrico per cui è stata confermata la destinazione urbanistica F2 anche in questa consiliatura».
Tutti progetti nei quali la sua amministrazione si è impegnata a fare esattamente il contrario ispirandosi alla esternalizzazione più spinta e con concessioni vantaggiosissime per i gestori ed esosissime per i cittadini e abbandonando di fatto ogni intervento di servizio sociale. Incredibile è poi la promessa di una foresta urbana da parte di chi per 5 anni gli alberi li ha solo tagliati o fatti potare da incompetenti mettendo il conto sulle spalle dei contribuenti e dei dissesti presenti e futuri che lo stesso Marino sin dai tempi da assessore ai Lavori Pubblici di Forza Italia ha contribuito a provocare e come sindaco del Partito Democratico ad accrescere. Chiude l’elenco una affermazione totalmente falsa sull’area Macrico, infatti nella scorsa consiliatura non è stata approvata nessuna destinazione urbanistica sul Macrico. È stata invece respinta la richiesta dei consiglieri di Speranza per Caserta e di circa 2500 cittadini che chiedevano con l’associazione Macrico Verde di qualificarla F2. Una richiesta più volte reiterata in questi 20 anni è costantemente ignorata o bocciata da tutti i sindaci e dalla quasi totalità dei consiglieri comunali. Questa bugia, quindi, è il suggello che rende ulteriormente irricevibile il suo appello. Essa si somma all’altra bugia di avere un accordo già chiuso con la proprietà . Oltre un mese fa chiesi invano a Marino di mostrare le carte di questo accordo, ma egli non mi ha mai risposto. Infatti, questo accordo semplicemente non esiste! Â
E tuttavia noto che nonostante i trascorsi di Marino: colonna di Forza Italia del recente passato, assessore ai Lavori Pubblici della giunta Falco e sindaco del Partito Democratico che ha portato nell’abisso la città con scelte che nulla hanno con le idealità della sinistra egli ottiene l’appoggio diretto e indiretto di un Centro Sociale e di altre organizzazioni che ad arte agitano lo spettro della Lega. Gridano che non bisogna far vincere la destra, forse non si sono accorti che è proprio la destra ad aver governato Caserta con Marino in questi ultimi cinque anni. Il resto è questione di sigle, di nominalismi buoni per ingannare i nostalgici. Infatti, si tratta della solita messinscena per convincere a scegliere il meno peggio quando invece dinnanzi abbiamo solo il peggio. Attribuire al solo Salvini le odiose politiche anti immigrati e antiumane è palesemente un falso. Il finanziamento italiano alla Libia per la repressione dei migranti rimonta ai governi Prodi e D’Alema fino ai lager libici realizzati negli anni di Minniti ministro dell’Interno e oggi presidente di MedOr della Leonardo s.p.a. da cui dipendono non poche industrie di armamenti e sistemi d’arma impegnate a progettare, fabbricare ed esportare la morte. E che dire della ex ministra della Difesa Pinotti e della sua esternalizzazione dei confini? E il falso ambientalista pro nucleare Chicco Testa?  E il presidente della regione Campania De Luca in sei anni ha fatto un atto che possa essere definito di sinistra e non legato alla pura demagogia e al delirio di onnipotenza? E il suo rampollo catapultato – da Salerno a Caserta nel silenzio ossequioso del locale Partito Democratico – per divenire deputato cosa ha compiuto di sinistra in Parlamento? E come spiegare che la pseudo sinistra più volte al governo nulla ha fatto per abrogare l’odiosa legge Bossi-Fini che di fatto, dopo oltre vent’anni, è ancora in vigore? Mi fermo qui per ragioni di spazio, ma l’elenco potrebbe certo continuare.
A me appare che per non pochi questo genere di pseudo sinistra sia un buon affare. Non condanno gli affari purché siano onesti e nella legalità , ma vorrei che essi fossero totalmente distinti dal volontariato e dall’impegno civico gratuito che non si lascia coinvolgere in bandi, progetti, finanziamenti, gestioni.
Che insomma non tocca denaro e che ha nei confronti dei poteri la necessaria distanza per esercitare il dovere della critica e del dissenso. Scorgo invece troppe commistioni e interessi che anche quando restano nella legalità (e non sempre vi restano) creano le condizioni per complicità , silenzi, omissioni, patteggiamenti. In alcuni casi il disagio sociale potrebbe rischiare di essere utilizzato come arma di ricatto nei confronti del potere e dell’ordine pubblico per rivendicare benefici e gestioni in esclusiva e forse anche per ottenere il consenso di coloro che sono stati aiutati.
Dunque, questo agitare nostalgicamente la banderuola della sinistra contro il pericolo dell’invasione leghista non regge. E non perché a Caserta la Lega e i suoi alleati non siano pericolosi, ma perché chi apparentemente vi si oppone ne condivide metodi e interessi, se non addirittura vi si trova biograficamente coinvolto come Marino e parte della sua passata e futura raccolta di consiglieri comunali. Considerato tutto questo, appare ulteriormente incredibile rivolgersi agli elettori – come fanno quelli di Caserta decide – invitandoli pleonasticamente a votare secondo coscienza. Perché? Come si dovrebbe votare se non secondo coscienza? E qui la coscienza indica chiaramente che non si può e non si deve votare né l’uno e né l’altro proprio per ciò che rappresentano: gruppi di potere economico impegnati, nel migliore dei casi, negli affari e non per il bene di Caserta. Anche con buone intenzioni – che immagino animino alcuni – si finirà per diventarne complici. Un fine anche buono non giustificherà mai mezzi cattivi. Infatti, anche il fine buono finirà per esserne inquinato.     Â
È una complicità che Speranza per Caserta ha sempre rifiutato e che ne fa, purtroppo, una esperienza unica in città . Ne consegue l’impegno per una opposizione che in questi anni non è stata né blanda né arrendevole ma ferma e indisponibile ad ammiccamenti e patteggiamenti e per questo, talvolta anche violentemente e volgarmente, avversata e isolata da tutte le maggioranze e da tutte le minoranze accomunate dai medesimi intenti e servitù. Si ricordi per tutte la vergognosa questione dei gettoni di presenza per i consiglieri comunali convocati in commissione ogni giorno della settimana per discutere e decidere del nulla con un danno per le casse comunali di centinaia di migliaia di euro ogni anno.
Per questo motivo l’invito di Marino è irricevibile e non credibile. Le nostre concezioni del mondo, della politica, delle relazioni umane, della lealtà sono opposte e inconciliabili. Adesso dopo anni di persecuzioni personali e delle nostre idee vorrebbero che si cancellasse tutto, un invito all’amnesia mentre ricordiamo perfettamente chi è, cosa ha fatto e sappiamo che cosa continuerà a fare.  Â
Non si deduca da ciò che destra e sinistra non esistono più. È vero, invece, che in questo pantano civile di amoralità diffusa vi sono sempre meno donne e uomini disposti a sostenere i valori del riconoscimento della dignità di tutti gli esseri umani e della giustizia sociale, valori che non hanno nulla a che vedere con la pseudo sinistra proclamata ad ogni tornata elettorale e smentita da una gestione politica che persegue gli interessi di ristrettissime lobby di affaristi (non raramente contigue al mondo criminale) e non quelli previsti dai primi articoli – mai attuati – della nostra Costituzione.  Â
   11 ottobre 2021                                  Sergio Tanzarella
in risposta https://casertace.net/caserta-al-ballottaggio-dalla-sinistra-antagonista-alla-sinistra-pagnottista-levoluzione-ideologica-dellex-canapificio-al-grido-caro-compagno-tu-lavori-io-magno/
—
—–Speranza per Caserta