GRAZZANISE: ANTONIO E NINA: RICORDO DI UN SACRIFICIO
Prof. Raffaele Raimondo
cronista free lance
Via A.Diaz, 33
81046 GRAZZANISE (Caserta)
tel 0823-96.42.12 – 340-500.67.64
e-mail: raffaeleraimondo1@virgilio.it            COMUNICATO-STAMPA del 17 novembre 2010
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                             A quindici anni dalla tragedia di Procida…
Prof. Raffaele Raimondo
cronista free lance
Via A.Diaz, 33
81046 GRAZZANISE (Caserta)
tel 0823-96.42.12 – 340-500.67.64
e-mail: raffaeleraimondo1@virgilio.it            COMUNICATO-STAMPA del 17 novembre 2010
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                             A quindici anni dalla tragedia di Procida…
GRAZZANISE: ANTONIO E NINA: RICORDO DI UN SACRIFICIO
                            L’elicotterista grazzanisano e l’infermiera dell’isola restano perennemente
                            simboli di una generosità pagata al caro prezzo della loro vita
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GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – Quindici anni son trascorsi da quel terribile giorno del 18 novembre 1995, ma il ricordo di Antonio Raimondo, ispettore capo della Polizia di Stato, e di Nina Scotto di Perrotolo, infermiera, resta intangibile. La loro fu una fulgida prova di grande generosità  pagata al caro prezzo della vita, una prova di perenne monito.
L’elicotterista grazzanisano, la cui tragica fine unì per sempre il suo nome alla ragazza procidana, è stato insignito di medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione: “Componente l’equipaggio di un elicottero intervenuto per il soccorso di un ustionato in pericolo di vita, forniva le necessarie istruzioni per consentire, nonostante le forti raffiche di vento che rendevano difficile l’avvicinarsi al velivolo, il trasporto a bordo del paziente. Ultimate le operazioni, poiché il pilota perdeva il controllo del mezzo, a seguito dell’improvviso attrito con la barella che aveva trasferito l’infortunato, si prodigava generosamente nell’allontanare gli astanti dall’elicottero, sacrificando la giovane vita falciata dalle pale dell’aeromobile. Splendido esempio di alto senso del dovere, grande abnegazione ed umana solidarietà â€.
Quindici anni dopo, restano tutti assolti in Cassazione i presunti responsabili di quel tremendo evento a lungo chiamati nelle aule giudiziarie.
Quindici anni dopo, rimane ininterrotto il rimpianto della moglie, Michelina De Gennaro, e dei figli Pasquale e Roberta la quale in questo XV anniversario ha voluto scrivere una lettera al padre. Quindici anni dopo, quel gemellaggio Grazzanise-Procida non è più nutrito di commemorazioni congiunte.
A rinnovare la memoria vi sono soltanto una piazza a lui intitolata e la lapide che l’amministrazione guidata dal sindaco Enrico Parente fece collocare accanto al Monumento ai Caduti. Ne parlano ancora le pietre, ma il cuore di tanti uomini resta più duro. Alle giovani generazioni di Grazzanise l’arduo compito di intenerirlo. Â
                            L’elicotterista grazzanisano e l’infermiera dell’isola restano perennemente
                            simboli di una generosità pagata al caro prezzo della loro vita
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