Il ritorno di GIANFRANCO CALIENDO
Gianfranco Caliendo sta tornando sul mercato con una pletora di grandi progetti. L’artista ha, infatti, annunciato un videoclip nuovo, apripista di un album realizzato con la Miele Band. Inoltre, tra non molto, verrà lanciata la sua incredibile biografia, Memorie di un Capellone – Luci ed ombre di un successo anni 70, pubblicata dalla IacobelliEditore, con prefazione di Giorgio Verdelli. Un libro che racconterà i suoi 50 anni di carriera.
Gianfranco è stato frontman, voce principale, chitarrista e autore de Il Giardino dei Semplici dal 1974 al 2012. Alcuni risultati conseguiti con il Giardino: 38 anni di carriera; 4 milioni di copie vendute; 2000 concerti; 14 albums pubblicati; 1 Festival di Sanremo e 3 Festivalbar; dozzine di partecipazioni a trasmissioni televisive Rai e Mediaset.
Nel 2012 è divenuto artista solista, fino a che non ha fondato, quattro anni più tardi, il gruppo Miele Band. I dischi del nuovo corso artistico: Memorie di un pazzo (2012) e Amanapoli (2016), quest’ultimo realizzato in coppia con la cantautrice Flora Contento.
Ricordiamo i singoli che hanno accompagnato gli albums: M’innamorai (2012); Memorie di un pazzo (2013); Non si fa (2015); Cia’ guagliò (2016); Vafancù (2016) e Anime (2019; in coppia con Nick Luciani dei Cugini di Campagna).
Nel 2020, Gianfranco ha pubblicato un nuovo singolo, Io resto a casa, in cui dipinge con poesia e melodia il momento delicato del lockdown.
Descriviamo la canzone con le parole stesse di Gianfranco:
“E’ una canzone non “pensata”, non premeditata… di quelle che ti escono suonando la chitarra, a casa tua… come quando ragazzino scrivevo le canzoni per la mia band, con la stessa “semplicità ” e anche un pizzico di ingenuità creativa.
Racconta un momento della nostra vita che resterà nella storia del nostro pianeta… perché persino in guerra ci si raggruppava e ci si aggregava per darsi forza l’un l’altro… questo virus ci ha costretti a casa… ha chiuso ogni porta a chi vive di arte, di musica e di ogni espressione culturale.
Sarà per quello che una di queste mattine mi sono svegliato con questo motivo nella testa e poi ci ho lavorato un po’ su, sempre con la preziosa mano della compagna della mia vita, Flora Contento, che stavolta condivide con me questo momento disastroso dell’umanità “.