ALLARME DI CONFESERCENTI CAMPANIA: «GIÙ LE MANI DAI TURISTI, TROPPE TASSE DALLO STATO E NUOVI BALZELLI COMUNALI»
Nel 2020 nel turismo bruciati 800 milioni di fatturato con 63mila imprese in crisi in Campania, il presidente Vincenzo Schiavo: «E’ ora di promuovere il nostro territorio e invece le Istituzioni confermano le tasse del passato e aggiungono oboli per i viaggiatori»
Grido d’allarme di Confesercenti Campania sulla ripresa del turismo in regione. Il Presidente Vincenzo Schiavo è netto: «Dopo i lunghi stop e la crisi dovuta alla pandemia non è possibile mantenere lo stesso carico di tasse che c’era nel 2019. Come se non bastasse diversi comuni della nostra regione continuano ad applicare tasse di soggiorno o nuovi balzelli simili: emblematico il caso di Amalfi, dove è operativa una delibera di marzo 2019 che prevede un obolo di dieci euro a vettura per la sola salita e discesa passeggeri in piazza Flavio Gioia. E’ come se ci fossero pezzi di Stato che ritengono che nulla sia cambiato nel mondo del turismo».
I dati della crisi del comparto sono gravi e sotto gli occhi di tutti. Confesercenti Campania rivela che nella nostra regione il mondo del turismo nel 2020 ha perso oltre 800 milioni di euro di fatturato, mettendo in ginocchio circa 63mila imprese, ferme e senza lavoro. Quasi 400mila lavoratori sono stati lasciati a casa, visto che hanno lavorato solo 42 giorni nel corso dell’estate 2020. «Finalmente ripartono tutte le attività del turismo– sottolinea Vincenzo Schiavo -, dagli alberghi, affittacamere, B&B alle agenzie di viaggio, dalle guide turistiche ai bus turistici e agli NCC e a tutta la filiera. E’ per questo inconcepibile che questa ripresa del turismo venga ancora frenata. In questo momento Stato, Regione e Comuni dovrebbero sostenere e favorire questo comparto con una promozione strategica, sburocratizzando e alleggerendo la pressione fiscale. Bisogna anche varare la de-stagionalizzazione del turismo, per andare oltre questa breve stagione che ci aspetta. I danni dovuti alla pandemia sono noti, il coprifuoco delle 22 iper pubblicizzato ha messo in fuga i turisti verso Grecia, Croazia e altri paesi europei. Ora che l’abolizione è vicina iniziamo di nuovo con tasse e balzelli vari? Confesercenti dice basta! I turisti vanno attratti e messi in sicurezza e non scoraggiati o “spremutiâ€. Le Istituzioni si impegnino piuttosto a promuovere le bellezze dei nostri territori garantendo il covid free con vaccinazioni anche nei luoghi turistici».