CANCELLO ED ARNONE: GIANNI CACCIAPUOTI HA LASCIATO QUESTO MONDO
Il noto commercialista, marito della giornalista Tilde Maisto, non è più
Sempre affabile, sorridente, professionale, legatissimo alla famiglia, milanista
CANCELLO ED ARNONE (Raffaele Raimondo) – Nella giornata di ieri, 16 febbraio, in un ospedale di Napoli dove aveva ricevuto tutta l’assistenza sanitaria possibile a partire dalla generosa premura del bravo concittadino ed amico dr. Dino Fragranza, è venuto a mancare il noto commercialista Gianni Cacciapuoti, amatissimo consorte della giornalista e scrittrice Tilde Maisto. Oggi, alle ore 15, il feretro è giunto al cimitero del paese. Molte le persone che, nel rispetto delle vigenti restrizioni anti-covid 19, hanno voluto tributargli con l’angoscia nel cuore l’estremo saluto.
La sua inarrestabile dipartita ha lasciato tremendamente costernati la moglie, i figli Luca ed Elisa, la nuora, la dolce nipotina Sofia, tutti i parenti e gli amici legatissimi a lui da profondi vincoli di remota data: sincero affetto e fondata stima. Sempre affabile e sorridente, Gianni da giovane si dedicò agli studi di ragioneria, coltivando la passione per la musica fino a sostenere la formazione di un complesso negli anni del boom economico in un’Italia assai diversa e, forse, per tanti aspetti migliore dell’attuale. I ragazzi allora facevano il bagno nel fiume Volturno, si radunavano per mille giochi di movimento e d’inventiva (costruivano ‘u carruòcciolo, facevano girare per le strade della periferia cerchioni di ruote a raggi spingendoli con un’asticella, saltavano a zonta zonta cavaliere, col fango d’argilla modellavano e a colpi secchi di mano bucavano ‘e chiaccanette, d’estate s’andava al mare in bicicletta, si cimentavano in matte corse per afferrare una bandierina, gareggiavano ‘o schiaff o add afferre ‘u mattaciòn’, giocavano ‘a barracca e a sottamurillo o infilando col pollice in una buca le piccole biglie di vetro, ; nel periodo natalizio conquistavano ‘e nucélle poste in riga come birilli sul nudo terreno dei cortili; nel contempo le fanciulle si trastullavano con semplici bambole di pezza, giocavano palla a muro cantando filastroccheo ‘a campana allegramente saltando fra quadrati numerati e disegnati a gesso sulle riggiòle). Era un tempo meraviglioso, quello d’un mondo ancora contadìno, indimenticabile; il tempo in cui, sotto l’egida del Sacro Cuore, andava forte la locale squadra di calcio e intanto Gianni cominciava a tifare Milan, una fede mai abbandonata per tutta la vita. Poi il felice matrimonio con Tilde ma anche il trasferimento al Nord, a Milano: là Gianni lavorò come commercialista presso la prestigiosa casa editrice Electa (conservando gelosamente i patinà ti, eleganti e grandi volumi ricchi di stupende e celebri opere d’arte) e Tilde si occupò al Corriere della Sera in funzioni di supporto al settore spedizioni. Ad un certo punto, avvertendo il fascino delle radici, vollero tornare al paesello natìo: una scelta dell’anima, oltretutto allietata dalla nascita di Luca ed Elisa, nonché dall’apertura di uno studio di consulenza finanziaria e commerciale. E, allorquando Tilde, oltre dieci anni fa, ha voluto spalancare salotto della sua bella casa a “Letteratitudiniâ€, Gianni non ha fatto mai mancare il suo contributo tecnico nei letterari e conviviali appuntamenti, come non ha mai sottovalutato la passione giornalistica della moglie che da tempo dirige la testata online Cancello ed Arnone News, con diuturno impegno e culto della bellezza in ogni sua manifestazione.
Tutto ciò ora, purtroppo, resta stampato nella memoria di famiglia come un sogno già incredibilmente finito e irripetibile. Eppure non rimangono tarpà ti la fede e l’amore. Il credo religioso, infatti, sorregge con la certezza della misericordia divina, l’inevitabile accettazione del trapasso del capofamiglia e la forte speranza di ritrovarsi un giorno tutti insieme nella gioia dell’Eternità . L’amore coniugale a pilastro del matrimonio, celebrato ai piedi dell’altare, aveva a sua volta e tendenzialmente ha più lunga durata. Lo si coglie a chiare lettere nel messaggio che, il 3 maggio 2020, Tilde indirizzò a suo marito nella gioiosa ricorrenza di un anniversario: “Gianni oggi sono 45 gli anni che abbiamo condiviso. Si tratta di una vita intera ed oggi in tempo di coronavirus ricorre la nostra “giornata di rubinoâ€, purtroppo siamo ancora chiusi in casa, non possiamo fare nulla, ma a dir la verità , dopo tanti anni, non abbiamo bisogno di niente altro se non sapere dal più profondo del cuore che tu per me sei dono, amore, sorriso, casa, destino, senso e compiutezzaâ€. Appunto, è interminabile questo amore, ora chiamato a sprigionare una forza nuova…