+ VANGELO (Gv 15,26-16,4)
Lunedì 27 maggio 2019
VI settimana di Pasqua
+ VANGELOÂ (Gv 15,26-16,4)
Lo Spirito della Verità darà testimonianza di Me.
+Â Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paraclito, che Io vi manderò dal Padre, lo Spirito della Verità che procede dal Padre, Egli darà testimonianza di Me; e anche voi date testimonianza, perché siete con Me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né Me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché Io ve l’ho detto». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Nel momento del Battesimo Dio nostro Padre ci ha riempito di innumerevoli beni, tanti doni impagabili perché incommensurabili, doni che arricchiscono il cristiano di spiritualità ed egli non sarà privo nella sua vita della Luce che fa «vedere nelle tenebre».
Questa Luce Divina molti battezzati poi la «spengono» quando rifiutano anche solo indirettamente Dio e i suoi doni, compiono scelte opposte alla sua Legge e cadono in una condizione peggiore di quella degli atei.
Tutti noi battezzati viviamo circondati dai doni di Dio. Tutto quello che abbiamo di buono, le qualità dell’anima e del corpo, tutto è dono del Signore, Egli ci aiuta a essere felici in questa vita e a raggiungere la felicità che non avrà mai fine, il Cielo.
Il Battesimo è molto importante per aver cancellato la macchia del peccato originale dalla nostra anima. Ci ha arricchito con la Grazia santificante, per la quale ci ha resi partecipi della sua stessa vita divina e ci ha costituiti figli suoi. Ci ha fatti membri della sua Chiesa.
Uno dei limiti che il cristiano mette nella sua vita è il disinteresse verso i doni ricevuti dalla Santissima Trinità nel Battesimo.
Dio ha adornato la nostra anima oltre che con la Grazia, con le virtù soprannaturali e con i doni dello Spirito Santo. Le virtù ci danno la possibilità , la capacità di agire in modo soprannaturale, di giudicare il mondo e gli avvenimenti dalla prospettiva di Dio, con la Fede che permette la comunione con Dio e di comportarci da figli di Dio.
La differenza spirituale è davvero abissale tra chi non è battezzato da chi invece lo è, non si può quantificare la diversità di vedute e di senso della realtà , si può solamente dire che sono due mentalità divergenti. I modi di pensare sono posizionati su lati diversi, solitamente senza una scelta intenzionale delle due parti opposte.
La mentalità si è formata con maestri diversi e teorie spesso contrarie, c’è come un’informazione genetica differente, un DNA in cui si leggono due disuguali vite spirituali, anzi, in una non è presente lo Spirito che ricolma di doni soprannaturali la persona e la eleva dalla condizione naturale.
Accade, comunque, il rifiuto dei doni di Dio da parte di numerosi battezzati, anche senza un deliberato consenso, essi lo attuano con la loro vita non onesta e superficiale, disprezzano i doni soprannaturali e finiscono per restare privi di spiritualità , induriti nel cuore e pieni di autoreferenzialità , di sicurezza presuntuosa.
La Fede và coltivata con la preghiera e i Sacramenti, così come è necessaria la riflessione quotidiana per compiere un esame di coscienza e verificare lo stato dell’anima. Quando si ha fame si cerca il cibo, quando l’anima è in sofferenza e c’è tristezza, confusione, abbattimento, agitazione, continua voglia di fare senza riuscire a restare sereni, quale cibo spirituale si deve cercare per ritrovare la gioia, la felicità e la pace?
Le virtù soprannaturali ci rendono «capaci», così come le gambe ci permettono di camminare e gli occhi di contemplare il mondo che ci circonda.
Con i doni dello Spirito Santo l’uomo si rende pieghevole e forte insieme, a seguire con maggiore facilità e prontezza il divino istinto.
Sono doni efficaci perché spingono alla santità di vita. Con la presenza di questi doni il battezzato riceve più sollecitazioni dallo Spirito Santo nel compiere il bene e di scegliere il meglio per la sua vita.
I doni dello Spirito Santo modellano gradualmente la nostra vita secondo le forme e le maniere proprie di un figlio di Dio, perfezionano la nostra sensibilità rendendola più capace di ascoltare e mettere in pratica le ispirazioni del Paraclito, che, in tal modo, può guidare con prontezza e facilità la nostra vita.
Lo Spirito Santo fa percepire il Vangelo come qualcosa di altamente sacro, vera Parola di Dio, appartenente a Lui e per questo definitiva.
Il battezzato rimane sempre libero di fare le scelte di vita personali, comunque egli possiede più degli atei, inclinazioni al Bene e grandi qualità morali.
Adoriamo intensamente lo Spirito Santo, recitiamo ogni giorno inni e preghiere in suo onore! Invochiamolo con umiltà per ricevere la vera Luce.