CISAS, NO ALLA MANOVRA SULLE PENSIONI A DANNO DEI VERI PENSIONATI
Caserta – 2 Marzo- La Federazione Pensionati della Cisas protesta vivamente per le nuove norme del Governo sulle Pensioni :  “Le pensioni bloccate di oltre 1.500 euro lorde al mese, al netto in busta circa 1.000 euro, sono del tutto insufficienti a far vivere i pensionati, che hanno bisogno, data anche l’età , di assistenza continua, cosa che le Regioni non danno, anche a causa delle lunghe liste d’attesa.
Penalizzati quei lavoratori che hanno pagato per tutta una vita le loro pensioni di vecchiaia e di anzianità .
Il Governo dimentica che non trattasi di Assegni Assistenziali o di quelle al Minimo, senza alcuna contribuzione, ma di veri ex lavoratori con contributi.
I sacrificati sono proprio quei pensionati che hanno lavorato per tutta una vita, versando effettivamente regolari contributi continuativi, trattandosi di pensionati per Vecchiaia, che hanno tutti in passato superato quota 110, con oltre 67 anni di età ed oltre 42 anni di intera contribuzione Inpsâ€.
Sulla stessa onda, il Segretario Confederale della Cisas, Mario De Florio : “Il Governo aveva promesso di incrementare le pensioni. Ora, invece, se la prende con le pensioni reali di coloro che hanno sempre lavorato e pagato i contributi previdenziali.
Trattasi di milioni di pensionati di Vecchiaia, che – ancora una volta – sono sacrificati per fare cassa, come avvenuto con i precedenti governiâ€.
La Confederazione Cisas e la Federazione Pensionati Cisas prendono atto che i loro soldi ed i loro sacrifici servono per foraggiare, ancora una volta, i falsi disoccupati, i falsi pensionati ed gli pseudo imprenditori, che predano ma non assumono, facendo solo crescere l’evasione contributiva ed il lavoro nero.
In realtà , si sono tolti i soldi a chi ha lavorato per una intera vita per darli a chi non ha mai lavorato o lavorato a nero. Trattasi di solo inutile assistenzialismo al posto di un effettivo lavoro.