+ VANGELO (Gv 20,2-8)
Martedì 27 dicembre 2016
Ottava di Natale
San Giovanni Apostolo
+ VANGELO (Gv 20,2-8)
L’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Mà gdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là , ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là , e il sudario -che era stato sul suo capo- non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il primo spunto che si coglie in questo Vangelo è la premura di Giovanni espressa in una veloce corsa verso il Sepolcro. Anche Pietro corre per il grande amore che nutre per Gesù, ma sia per la poca agilità sia per la rapidità del giovane Giovanni, arriva dopo lui al Sepolcro.
Un’altra componente spinge e mette le ali a Giovanni rispetto a Pietro: la purezza del suo amore, una donazione totale al Signore.
Quando Giovanni rispose alla chiamata di Gesù, lo fece con tutto il cuore, con amore indiviso, esclusivo. Un amore che è cresciuto sempre più e lo ha innalzato ad una santità superiore di molto rispetto agli altri Apostoli, fino a ricevere le meravigliose e drammatiche rivelazioni dell’Apocalisse.
Giovanni era stato discepolo del Battista, quando questi stava presso il Giordano, finché un giorno Gesù passò di lì e il Precursore Lo additò: “Ecco l’Agnello di Dioâ€. Sentendolo parlare così, seguirono Gesù e quel giorno si fermarono presso Lui. San Giovanni non dimenticò mai questo incontro.
Non ha voluto dirci niente di quello che in quel giorno fu il suo colloquio con il Maestro. Sappiamo solo che da allora non Lo abbandonò più. Quando, ormai vecchio, scriverà il Vangelo, non tralascerà di annotare l’ora in cui era avvenuto l’incontro con Gesù, “circa le quattro del pomeriggioâ€.
L’amore fa ricordare tutti i momenti belli e fa pure dimenticare i contrasti nella coppia, nella famiglia e con gli amici.
L’amore puro fa compiere cose meravigliose, non solo nei sentimenti, soprattutto si esprime nella docilità , nel servirsi a vicenda nella coppia, oppure nell’affetto benevolo verso i parenti e i conoscenti. Se l’amore di una persona è sincero, non lo esprime solo verso il proprio coniuge, i figli o i genitori, lo effonde nella bontà anche verso tutti.
Chi ama, prova affetto sincero e puro verso tutti, vuole bene ogni persona che conosce e non giudica nessuno, non ha doppi pensieri strani.
È difficile però amare in questa società egoista, senza Gesù poi risulta impossibile. È il Signore che ci dona la capacità di amare, trasmettendoci la sua Grazia, lasciando operare il suo Spirito in coloro che Lo desiderano e Lo invocano.
La società è composta da una stragrande maggioranza di persone avvilite, provate nella vita, convinte di avere fallito, deluse dal coniuge o da qualche familiare o da qualche amico/a, comunque portano addosso ferite morali profonde e rimane molto difficile amare il prossimo, le persone che incontrano.
Amano probabilmente in modo egoista qualche familiare o l’intera famiglia, per poi chiudere la porta del cuore agli altri.
Sono ferite dolorose guaribili per mezzo della Grazia di Dio, con la Confessione, la Santa Messa e la preghiera costante, ma spesso le ferite diventano profonde per la lontananza da Gesù e la cicatrice è addirittura visibile anche esteriormente, per la mancanza di gioia e di pace interiore.
Chi guarisce veramente è il Signore Gesù, non abbiamo altra soluzione per curare le ferite che causano grande dolore.
La Madonna è la Salute degli infermi, Ella guarisce lo spirito confuso e il corpo sofferente. Tutti quelli che si rivolgono alla Vergine Maria, con umiltà e piena fiducia, trovano grande consolazione e ottengono le Grazie necessarie.
Ella ci spinge ad amare Gesù e ad avere una immensa devozione alla sua Persona. Ci insegna ad amare con purezza interiore tutti quelli che incontriamo, ci infonde il suo Amore per amare ogni persona che conosciamo, sempre con integrità morale e verità !