LETTURE ED EMOZIONI ALL’OMBRA DELLA REGGIA
Maurizio De Giovanni e la sua “ Serenata Senza nome†deliziano il Vovo Pacomio
“ Sono sempre felice di venire qui a Caserta. In questa città ho vissuto, ci sono stato benissimo ed è bello rivedere vecchi amiciâ€Â Pensieri e parole di Maurizio De Giovanni il grande protagonista della seconda serata di Letture ed Emozioni all’Ombra della Reggia, la rassegna ideata e realizzata da Eclettica Comunicazione. Venerdì 4 novembre lo scrittore partenopeo in un Vovo Pacomio sold out ha presentato la sua “Serenata senza nome. Notturno per il Commissario Ricciardi”.
“ La mia ultima fatica letteraria in senso cronologico, non in senso assoluto – afferma scherzando l’autore – A fine mese, infatti, ci sarà la nuova uscita dei Bastardi di Pizzofalconeâ€. Ambientato in una fascinosa e romantica Napoli degli anni 30, il romanzo ha protagonista Vinnie Sannino, pugile dal cuore tenero e romantico. Come già per I bastardi di Pizzofalcone, dove l’autore porta avanti più personaggi, anche nel suo ultimo lavoro De Giovanni mostra il suo talento: quello di saper giocare con grande naturalezza su più tavoli. Grandi protagoniste le donne.
“ Racconto delitti passionali – spiega lo scrittore – e, purtroppo, le donne sono il detonatore di quei gesti efferati. Per forza di cose, sono le protagoniste dei miei romanzi. Parlare delle donne è sempre un piacere, un piacere speciale, mi piace raccontarle in tutte le loro sfaccettatureâ€. Una narrazione capace di coinvolgere sin dal primo rigo quando l’autore racconta i furtivi incontri di Cettina e Vincenzo per proseguire poi con pagine di grande intensità quando si racconta il nostro “ieri” che pare raccontare anche l’”oggi”: la traversata clandestina di Vincenzo, storie di quando i migranti eravamo noi; “Era una Napoli diversa da quella che vediamo oggi – spiega De Giovanni - era una città di un’altra epoca etica. Napoli è cambiata con la seconda guerra mondiale ed i suoi venticinquemila morti. La gente ha cambiato le priorità , ha modificato il suo modo di vivere, rimodellato la sua scala di valori. Se è migliore la Napoli di oggi o quella degli anni 30? Spesso me lo domando. Certo – conclude De Giovanni – al tempo esisteva la cultura dell’onore, del vicolo, della comunità , dell’amore e certi principi e valori erano più solidi, ma si avevano ancora condizioni sanitarie deficitarie, c’era una elevata mortalità infantile e diverse altre problematiche oggi scomparse. Qualcosa abbiamo perso, ma tanto abbiamo guadagnatoâ€.
La serata, condotta da Mara Camilli, ha avuto ospiti la giornalista Lidia Luberto ed è stata allietate dalle magiche note di Cinzia e Maria Teresa Carlà , Alfonso Brandi, Eleonora De Crescenzo che con le loro performance musicali hanno reso ancora più dolce un appuntamento da incorniciare.
Al termine della presentazione spazio al gusto con i prodotti tipici del territorio campano offerti dal Panificio- Tarallificio Cassella.
Antonio Luisè
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