+ VANGELO (Lc 10,1-9)

Martedì 18 ottobre 2016

XXIX Settimana del Tempo Ordinario

 

San Luca Evangelista

 

+ VANGELO (Lc 10,1-9)

La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il Regno di Dio”». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È una ricorrenza particolare, sia per la riflessione sulla conversione del giovane Luca sia per il grande fervore che aveva quando riportò le opere e gli insegnamenti di Gesù Cristo. La tradizione lo vuole come originario di Antiochia, era un medico inizialmente non credente, poi si avvicinò con moderazione alla religione ebraica.

Il suo incontro con il Cristianesimo avvenne sotto la guida dello Spirito Santo, come per molti altri casi in cui viene scelto un eletto che dovrà contribuire in maniera sostanziale alla causa del Vangelo. Il convertito Luca addirittura è stato uno dei quattro prescelti a scrivere sul Signore Gesù.

Dio scelse quattro Evangelisti per dare una prova maggiormente solida sulla vera Persona divina incarnata in Gesù di Nazareth. Un solo Evangelista probabilmente non sarebbe stato considerato credibile, quindi risultano favorevoli non tanto le descrizioni opposte, perché non ce ne sono riguardo le opere di Gesù, ma nel raccontarle con sfumature diverse.

Infatti, due Evangelisti erano Apostoli, due non lo erano. Matteo e Giovanni assistettero ai miracoli compiuti dal Signore e furono autentici testimoni degli insegnamenti del Maestro, mentre Marco e Luca ascoltarono i racconti da altri due pilastri della Chiesa: Pietro e Paolo.

È un solo Vangelo quello diffuso nel mondo, i racconti sono quattro e questo lo avvalora notevolmente. Tre sono molto simili e si chiamano sinottici. Sono i tre Vangeli di Marco, Matteo e Luca. Il nome è dato dalle notevoli somiglianze del testo dei tre Vangeli, e se posti su tre colonne parallele, in uno sguardo d’insieme ed è la sinossi, ci si accorge facilmente che ci sono somiglianze nella narrazione, anche come vengono disposti gli episodi evangelici, i singoli brani, sono frasi uguali o con leggere differenze.

Questi tre racconti rendono maggiormente accettabile la Persona di Gesù, soprattutto all’inizio non era semplice accreditare il Messia perché molte credenze si immischiavano. I tre racconti hanno destinatari diversi, sono indirizzati dallo Spirito Santo verso determinati popoli o per descrivere Verità importanti della Vita di Gesù e di sua Madre Maria.

Proprio Luca è chiamato a redigere un Vangelo mariano, caratteristica interessante insieme ad altri temi toccanti.

Oltre ai racconti dettagliati e commoventi che riguardano la Madonna, come l’Annunciazione, la Visitazione, le scene del Natale, la Presentazione al Tempio di Gesù, il suo Vangelo è fortemente intriso della misericordia del Signore.

È Luca a rivelare con tratteggi toccanti la profondità misericordiosa del Cuore di Gesù.

In Luca troviamo la parabola del figlio prodigo, questo meraviglioso racconto in cui pentimento, perdono e misericordia si intersecano perfettamente. Descrive anche la parabola della dramma perduta e ritrovata.

Inoltre, evidenzia meravigliosamente la bontà del Signore, riportando la parabola del buon samaritano, dell’amore che Gesù riversava sui poveri e la sua tenerezza quando li avvicinava. È proprio Luca a descrivere con maggiore profondità l’amore che Gesù aveva per i più deboli, gli ammalati e tutti quelli che si trovavano nell’indigenza.

Nel Vangelo Luca tratta della commozione di Gesù dinanzi al dolore della vedova di Nain, quando accoglie la peccatrice in casa di Simone il fariseo e si mostra misericordioso promettendo il perdono di Dio; la sua bontà nell’accogliere Zaccheo e come cambiò il suo cuore avido di pubblicano in un cuore pentito e generoso.

Il Vangelo di San Luca è toccante perché spinge ad avere piena fiducia in Gesù, trasmette infatti molta fiducia, arreca pace e consolazione. Le sue parole lasciano comprendere che era pieno di zelo, un seguace innamorato di Gesù anche se non Lo incontrò mai durante la sua predicazione.

È San Luca a precisare, illuminato abbondantemente dallo Spirito Santo, che la Madonna “serbava tutte queste cose meditandole nel suo Cuore” (Lc 2,19). Anche noi dobbiamo conservare nel cuore tutto ciò che riguarda Gesù e la Vergine Maria, sono grandi i profitti che si compiono quando la mente riflette su Loro e il cuore ama l’oggetto tanto importante rappresentato dall’intelletto.

In questi giorni leggiamo attentamente il Vangelo di San Luca, possiamo meditare i 24 capitoli in 4 giorni, quindi 6 capitoli ogni giorno.

Se c’è amore si può tutto!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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