DISASTRO FERROVIARIO IN CINA, MUORE GIOVANE NAPOLETANA DI 22 ANNI

 

di Daniele Palazzo

Con il riconoscimento formale, da parte dei familiari, è confermato ufficialmente che, tra le 43 vittime del disastro ferroviario avvenuto sabato scorso in territorio cinese, precisamente lungo la tratta ferrata Hangzhou-Wenzhou(siamo nella provincia di Zheijiang), c’è una giovane di Napoli. Si tratta della 22enne Assunta Liguori, nata nel capoluogo partenopeo nel 1989 e ivi frequentante  il Liceo Scientifico “Garibaldi”. Il riconoscimento della salma della sfortunata ragazza napoletana ad opera di alcuni suoi congiunti, che, giunti appositamente nella terra dei mandarini, sono stati costantemente assistiti sia dalla Farnesina, che è la sede romana del nostro Ministero degli Esteri, che da personale del  Consolato italiano in Cina. Al momento(è ancora in corso il censimento degli oltre 220 feriti), si ha notizia del coinvolgimento di un altro nostro conterraneo nella spaventosa sciagura costata la vita alla Liguori, Giovanni Pan, nato a Grosseto nel 1988, ma di origini cinesi, che è ricoverato nell’ospedale di Wenzhou. Pare che l’incidente sia stato provocato da un fulmine, che, colpendo il treno su cui viaggiavano sia la Liguori che il Pan, lo avrebbe fatto deragliare e scontrare con un altro convoglio pieno di pendolari. Il sinistro è avvenuto intorno alle 20.30(ora locale, lungo la linea ad alta velocità Pechino-Shangai, costata la bellezza di 33 milioni di dollari e tenuta a battesimo il 30 giugno scorso alla presenza del premier, Wen Jiabao. Il bilancio del clash ferroviario stesso è stato reso pesante anche perché avvenuto su un ponte tra una gola montana con un dislivello che va tra i 25 e i 35 metri. Almeno 6 dei vagoni deragliati sono precipitati nel vuoto, rendendo più catastrofici i numeri della tragedia. Intanto, si stanno provvedendo agli adempimenti burocratici per riportare la salma di Assunta Liguori nella sua Napoli, dove si svolgeranno i funerali.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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